Ducati Monster CH Racing
Questa versione speciale della Ducati Monster viene prodotta nel 1996 ufficialmente in serie limitata in 100 pezzi dalla CH Racing, il reparto corse del gruppo Cagiva.
Essa fu realizzata con l'impiego di materiali pregiati, riservando molta cura anche nei minimi particolari, pur mantenendo la motorizzazione del modello standard. L'intera ciclistica è stata rivista a partire dal telaio - costituito in tubi ovali - per continuare con le sospensioni, l'impianto frenante, le ruote, l'impianto di scarico e molti altri dettagli specificamente prodotti.
Il motore, come dicevamo, fu stato mantenuto originale per consentire l'omologazione di questi esemplari in serie limitata, unica modifica l'immancabile tubo di scarico lucidato e i silenziatori in carbonio realizzati dalla Termignoni su specifiche CH Racing (più alti, più leggeri, più performanti). Vi era inoltre un radiatore dell'olio più capiente, abbinato a tubi in treccia metallica con raccordi in ergal, per un miglior raffreddamento.
Il telaio, che manteneva la geometria di serie, costituiva un vero e proprio capolavoro, essendo realizzato in tubi con sezione ovale (per una maggiore rigidità) e saldato al TIG. Completavano l'opera la verniciatura di quest'ultimo in blu/micalizzato e il bel forcellone posteriore, un misto di alluminio/ergal con tanto di bulloneria in titanio.
Il reparto sospensioni era assistito da una forcella Showa totalmente regolabile montata su piastre in ergal 55 ricavate dal pieno con lavorazione meccanica CNC integranti l'attacco per l'ammortizzatore di sterzo, mentre l'unità posteriore era affidata ad un Ohlins con serbatoio separato e relativo supporto. L'impianto frenante prevedeva pinze Brembo racing serie oro con dischi in ghisa, pompa radiale e tubi in treccia metallica con raccordi in ergal. Da notare l'elemento posteriore gestito da un supporto pinza flottante e asta ancoraggio anodizzata fissata al motore. Le ruote furono realizzate su disegno CH Racing dalla Marchesini e calzavano pneumatici Michelin hi-sport radiali. Il risultato di queste modifiche potò ad una riduzione di peso di ben 9 Kg. L'insieme risultava inoltre piacevolmente arricchito dalla presenza di componenti in carbonio quali i parafanghi, i supporti del dispositivo di illuminazione e il coperchio frizione nonchè dalla bulloneria in titanio ed ergal anodizzato rosso e blu (la speciale protezione pignone, il manubrio e l'asta cambio). Per concludere, degne di nota la leva di quest'ultimo e del freno posteriore alleggerite e il passacavo contachilometri in inox.
Si poteva ordinare in Blu o Arancione.
Il Team Azzalin, meglio conosciuto come CH Racing, nasce nell'aprile del 1993 per volere di Roberto e Fabrizio Azzalin, persone da sempre coinvolte con le vicende sportive di Cagiva ed Husqvarna.
Roberto é tra i fondatori della Cagiva e Team Manager dal 1984 al 1995 del glorioso Team rally impegnato in quegli anni nella mitica Parigi Dakar, mentre il figlio Fabrizio, sin da giovanissimo nel mondo dell'enduro, é dal 1990 ufficialmente alla guida dell'altrettanto famoso Team Husqvarna Enduro, con all'attivo ben 20 titoli mondiali individuali.
Con il passare del tempo la CH Racing ha sentito la necessità di diversificare la propria attività aggiungendo al reparto corse, la preparazione e la produzione di moto di varia cilindrata. Nel corso degli anni sono state realizzate delle vere e proprie specials, come l'Husqvarna 630 Martens replica, La Cagiva 900 Marathon per i rally africani, o la Monster 900 by CH Racing. La produzione è invece cominciata nel 1998 con la realizzazione del primo minicross 50cc.
Rossi rifiuta la prospota di Checa. Niente sfida in SBK
Valentino Rossi è stato recentemente sfidato a duello da Carlos Checa, attuale leader del Campionato Superbike, che ha invitato il Dottore al round di Imola del prossimo 25 settembre. Rossi sarebbe libero di partecipare alla gara, visto che è il weekend di pausa tra la tappa di Motorland Aragon e quella di Twin Ring Motegi della MotoGP.
Rossi, impegnato con la Ducati per migliorare la Ducati 2012, ha confermato che non è possibile accettare la sfida di Checa. Ciò nonostante Valentino ha ribadito il suo desiderio di partecipare ad una tappa del Mondiale Superbike, ma durante un periodo fuori dal calendario della MotoGP. Già nel 2009 il pilota di Tavullia aveva chiesto alla Yamaha di prendere parte al round di Qatar della Superbike per sfidare Troy Bayliss con la R1, ma la casa giapponese respinse la richiesta. “Più volte mi è passato per la testa di prendere parte ad una gara di Superbike, - ha detto Rossi - l’ultima volta nel 2009 in Qatar, ma Yamaha aveva da poco introdotto la nuova versione della R1 e non abbiamo voluto correre rischi. E comunque una cosa che voglio fare, ma preferirei farla al di fuori della stagione”.
Rossi ha anche respinto l’ipotetica idea di organizzare il Campionato Superbike e la MotoGP in momenti diversi dell’anno: “Sento parlare di questa idea da due anni ormai, ma credo che sia una cosa improbabile. Se il Campionato SBK si svolgesse d’inverno sarebbe difficile trovare i posti giusti per gareggiare, voglio davvero partecipare ad una gara del Superbike, ma senza dover fare due campionati insieme… sarebbe troppo”.
MotoGP: conclusi i test di Rossi al Mugello, 82 giri con la GP12 Evo
Non si fa accenno al telaio portante in alluminio nel “report” Ducati della giornata di test all’Autodromo Internazionale del Mugello con Valentino Rossi protagonista. Il 9 volte Campione del Mondo, sfruttando la sesta di otto giornate di test “1000″ a disposizione secondo regolamento, ha completato 82 giri non senza qualche problema di troppo.
Nella primissima mattinata Rossi è scivolato all’altezza della esse Scarperia-Palagio, mentre nel pomeriggio (stando a quanto riporta una nota dell’ANSA) si è fermato a bordo pista per un problema tecnico.
Affiancato nei collaudi della “nuova” Ducati Desmosedici GP12 dal tester Franco Battaini con Filippo Preziosi e Vittoriano Guareschi a seguire i lavori dai box, Valentino ha così raccontato l’andamento delle prove al Mugello.
“E’ stata una giornata interessante anche se molto lunga perché abbiamo girato fino alle 18:30“, spiega Valentino Rossi. “Lavorare sullo sviluppo della moto è una cosa che richiede grande concentrazione e impegno ma è sempre molto eccitante e coinvolgente far parte di un gruppo che spinge al massimo nella stessa direzione. Oggi abbiamo verificato diversi aspetti di elettronica e di ciclistica della GP12 raccogliendo molte informazioni utili per Filippo e i ragazzi a casa. Credo che il lavoro sia ben avviato in vista dei prossimi passi che andremo a fare“.
Non ci sono al momento conferme se il nuovo telaio in alluminio sarà disponibile per la formazione ufficiale Ducati già per il prossimo Gran Premio in calendario al Motorland Aragon di Alcaniz: d’altronde la GP11.1 è pur una “1000″ adattata alla vigente regolamentazione 800cc agendo corsa, attacchi del forcellone…
Protezioni Pro Motorcycle: interessante soluzione contro i guard-rail assassini
Finalmente si potrebbe esser arrivati a una svolta nel campo della sicurezza stradale per noi motociclisti, e la soluzione consisterebbe in un’istallazione semplice ed efficace sugli stessi guard-rail già esistenti. La bresciana ProMbs infatti ha introdotto le innovative protezioni Pro-Motorcycle: si tratta in pratica di un cilindro realizzato in materiale plastico che va a rivestire i paletti di supporto del famigerato guard-rail.
Nello specifico, queste innovative protezioni sono formate da una doppia banda cilindrica i cui cuscinetti interni sono in grado di assorbire e dissipare la forza d’urto lungo tutta la loro circonferenza. Ma non solo: a velocità ridotte (ma comunque e purtroppo fatali) le strutture sono persino in grado di tornare nella loro forma iniziale, scongiurando così una altrimenti necessaria sostituzione dopo l’impatto.
Ciascun cilindro, realizzato con materiali riciclati, ha un costo irrisorio di soli 7 euro, e misura circa 20 cm, consentendo in tal modo la sua applicazione modulare. Il condizionale usato in apertura è però d’obbigo: attendiamo fiduciosi i crash test (con tanto di manichini antropomorfi dotati di sensori) prima di poter a tutti gli effetti celebrare questo importante traguardo.
Scoop di SOLOMOTO.es?? il telaio in alluminio ducati
Secondo quanto pubblica SOLOMOTO.es nella versione cartacea di questa settimana,
appare un articolo firmato N.SPALDING con una foto scattata presumibilmente nei box della Ducati a Misano.
L'articolo riporta che questo e' un disegno di quello che hanno beccato in mano ad un tecnico Ducati.
Parla di un disegno elaborato dalla Ducati e messo in atto dalla FTR inglese vicino a Silverstone già fornitrice di telai in moto2.
Da quello che si può apprezzare nel disegno in mano al tecnico, sembrerebbe la parte posteriore del telaio in doppia trave in alluminio con il supporto o telaietto per supportare il pilota appoggiato nella parte superiore dello stesso ed agganciato in due punti.
Sarà questo il telaio definitivo della prossima desmo 12 ?
Per n Spalding potrebbe essere messo in pista gia ad aragon la prossima gara in calendario, ovviamente se le prove di oggi al muggello con in sella Rossi daranno una risposta positiva. non si conoscono particolari se il motore possa essere lo stesso o di un nuovo disegno, se cosi fosse la possibilita per rossi di partire dai box per la penalizzazione come da regolamento non e' piu una chimera, dovendo punzonare un altro dei due rimanenti e mancando 5 gare alla fine .
Rossi proverà le novità solo giovedì
Sarà la terza giornata di test Ducati quella che vedrà scendere in pista anche Valentino Rossi. Al Mugello la casa di Borgo Panigale sta provando, a porte chiuse, importanti novità per il ritorno alla cilindrata di 1.000cc e solo in chiusura di prove, giovedì, dovrebbe salire in sella alla GP12 il pesarese. Al collaudatore Franco Battaini il compito di portare avanti lo sviluppo delle nuove componenti che poi verranno verificate dal "Dottore".
Rispetto alle ultime voci, sembra che non ci sia l'atteso telaio perimetrale. La ciclistica della futura "rossa", insomma, non dovrebbe essere rivoluzionaria rispetto alla filosofia bolognese. Sta di fatto che per eventuali rivoluzioni tecniche dovranno avere il parere positivo di Rossi.
Ducati, "porte chiuse" al Mugello
E' iniziata al Mugello la tre giorni di test che vede in pista la Ducati. Il team di Borgo Panigale ha deciso di girare a porte chiuse per lavorare sulla moto che scenderà in pista il prossimo anno. Per la giornata di apertura è stata prevista solo la presenza del collaudatore Franco Battaini, mentre Valentino Rossi dovrebbe scendere in pista mercoledì. Non ci sarà, invece, l'altro pilota della squadra, Nicky Hayden.
Battaini avrebbe il compito di sgrossare le prime novità riguardanti la Desmosedici del 2012, mentre a Rossi il compito di approvarle o meno. Difficile sapere se ci sarà il tanto sospirato telaio perimetrale, che secondo voci provenienti dalla Spagna dovrebbe essere prodotto in questa prima versione di prova dall'inglese FTR. Di sicuro sono test molto importanti per il futuro della Ducati all'inizio della nuova era "mille".
Ducati e Rossi al Mugello per lavorare al 2012
Valentino Rossi e tutto il Team Ducati sono al Mugello per lavorare al futuro. Saranno tre giorni importantissimi, fondamentali per il futuro, che la squadra di Borgo Panigale ha deciso di svolgere sul circuito toscano ma a porte rigorosamente chiuse.
Il test team è già al lavoro sulla nuova moto in attesa che domani arrivi Valentino Rossi. Come al solito al collaudatore Franco Battaini spetterà il compito di provare le novità in anteprima in modo da consegnare a Valentino una Desmosedici pronta al test. Sarà difficile sapere che tipo di soluzione telaistica adotterà la nuova Desmosedici GP12, se adotterà o meno il tanto conclamato telaio perimetrale in stile jappo.
Se qualcuno, ben dotato (fotograficamente parlando), riuscisse a fare qualche scatto e volesse inviarcelo…
Il test team è già al lavoro sulla nuova moto in attesa che domani arrivi Valentino Rossi. Come al solito al collaudatore Franco Battaini spetterà il compito di provare le novità in anteprima in modo da consegnare a Valentino una Desmosedici pronta al test. Sarà difficile sapere che tipo di soluzione telaistica adotterà la nuova Desmosedici GP12, se adotterà o meno il tanto conclamato telaio perimetrale in stile jappo.
Se qualcuno, ben dotato (fotograficamente parlando), riuscisse a fare qualche scatto e volesse inviarcelo…