MATADOR by Radical Ducati (2012)
- Donor bike : Ducati 900 SS IE’98
- O24 brake rotors
- Rizoma conical handlebar
- 1098 brake and clutch pumps
- RAD carbón fiber front mudguard
- V Rod Type front light
- SP ergal cnc machined upper yoke + handlebar risers
- Aviacompositi EVO rev counter
- Modified frame
- REpostioned wiring
- Modified original fuel tank
- Lightech ergal quick open gas cap
- RAD 02 Corsa evo carbon fiber solo seat (modified) with led rear light
- MWR air pods
- Tuned engine : worked heads, high compression, lightened flywheel
- Wolfman exhaust 2 in 1 system
- Spark omologated megaphone
FOTOGRAFÍA : Javier Fuentes
Gara impegnativa ma segnali positivi per il Ducati Team ad Aragon
Nicky Hayden e Valentino Rossi hanno pagato due uscite di pista nelle primissime fasi del GP di Aragon, con una caduta dopo l’impatto contro le protezioni il primo e una rincorsa forzata il secondo.
Fortunatamente è stato maggiore lo spavento che le conseguenze dell’incidente per l’americano, volato oltre le barriere dopo aver perso l’anteriore nell’ultima curva del secondo giro. Nello stesso punto era caduto, in qualifica, il giorno precedente ma oggi era riuscito a rimanere in sella fino all’impatto contro le protezioni. Hayden è stato trasferito al centro medico e successivamente all’ospedale di Alcañiz dove tutti i controlli del caso hanno scongiurato conseguenze fisiche. Il pilota americano, già dimesso, sarà regolarmente al via del prossimo GP del Giappone.
Valentino Rossi invece è uscito di pista nel primo giro per evitare un contatto con Jonathan Rea. Il successivo rientro in ultima posizione lo ha costretto ad una gara tutta in salita. L’italiano ha girato su un buon passo fino al traguardo e ha recuperato dodici posizioni, chiudendo ottavo.
Valentino Rossi (Ducati Team) 8°
“Peccato per quell’errore nel primo giro. Ero un po’ più veloce di Rea e quando in rettilineo ci siamo aperti a ventaglio, e lui ha frenato un po’ prima di me, io sono andato verso destra: non poteva vedermi, mi ha stretto sul cordolo e, per evitarlo, sono andato dritto. Avrei dovuto andare all’interno non all’esterno. Senza quell’episodio penso che avrei potuto lottare per il sesto posto con Bautista, quello che era il nostro potenziale su questa pista oggi. In gara infatti le cose sono andate meglio che in prova, dove avevamo sofferto molto in accelerazione sia sul bagnato sia sull’asciutto. Dopo il warm-up invece abbiamo fatto delle modifiche che ci hanno permesso di girare su un passo discreto per tutta la gara, in maniera costante e senza consumare eccessivamente le gomme. Questo è un segnale positivo, considerando che ci eravamo riusciti anche a Misano. C’è ancora molto da lavorare ma è anche vero che per noi questa era probabilmente la pista più impegnativa tra quelle che mancano fino a fine stagione quindi speriamo di essere di essere più veloci già a Motegi, tra due settimane”
Nicky Hayden (Ducati Team) DNF
“In partenza ho fatto slittare molto la gomma ma sono comunque riuscito a passare Rossi e Rea. Il freno posteriore non lavorava perfettamente, forse perché l’ho fatto surriscaldare, e mentre cercavo di restare vicino al gruppetto davanti, ho perso l’anteriore nell’ultima curva. Sono riuscito a restare in sella ma sono arrivato molto velocemente alle barriere. Temevo di colpirle di testa quindi ho lasciato la presa solo all’ultimo. Mi spiace di aver distrutto la moto ma sono davvero grato per l’ottima protezione che ho avuto da casco e tuta, che hanno funzionato bene, e per essere a posto fisicamente dopo l’impatto”.
Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Qui ad Aragon abbiamo vissuto un fine settimana molto impegnativo perché abbiamo affrontato la gara con pochissimo tempo a disposizione per lavorare sulla messa a punto. In un momento in cui, con telaio e forcellone nuovi, avremmo avuto bisogno di girare il più possibile, l’unico turno asciutto è stato quello delle qualifiche, dove era importante provare a fare il tempo piuttosto che provare assetti. Ci è rimasto il warm-up e devo dire che la squadra è stata brava a trovare le soluzioni che hanno permesso a Vale di girare fino alla fine su un ritmo buono, senza provocare un’usura eccessiva delle gomme. Ovviamente avremmo fatto a meno delle due uscite di pista ma fortunatamente per Nicky non ci sono state conseguenze, a parte un certo spavento per tutti noi. Penso che oggi, risultato a parte, ci siano stati dei segnali positivi, che indicano che stiamo lavorando nella direzione giusta”.
Fortunatamente è stato maggiore lo spavento che le conseguenze dell’incidente per l’americano, volato oltre le barriere dopo aver perso l’anteriore nell’ultima curva del secondo giro. Nello stesso punto era caduto, in qualifica, il giorno precedente ma oggi era riuscito a rimanere in sella fino all’impatto contro le protezioni. Hayden è stato trasferito al centro medico e successivamente all’ospedale di Alcañiz dove tutti i controlli del caso hanno scongiurato conseguenze fisiche. Il pilota americano, già dimesso, sarà regolarmente al via del prossimo GP del Giappone.
Valentino Rossi invece è uscito di pista nel primo giro per evitare un contatto con Jonathan Rea. Il successivo rientro in ultima posizione lo ha costretto ad una gara tutta in salita. L’italiano ha girato su un buon passo fino al traguardo e ha recuperato dodici posizioni, chiudendo ottavo.
Valentino Rossi (Ducati Team) 8°
“Peccato per quell’errore nel primo giro. Ero un po’ più veloce di Rea e quando in rettilineo ci siamo aperti a ventaglio, e lui ha frenato un po’ prima di me, io sono andato verso destra: non poteva vedermi, mi ha stretto sul cordolo e, per evitarlo, sono andato dritto. Avrei dovuto andare all’interno non all’esterno. Senza quell’episodio penso che avrei potuto lottare per il sesto posto con Bautista, quello che era il nostro potenziale su questa pista oggi. In gara infatti le cose sono andate meglio che in prova, dove avevamo sofferto molto in accelerazione sia sul bagnato sia sull’asciutto. Dopo il warm-up invece abbiamo fatto delle modifiche che ci hanno permesso di girare su un passo discreto per tutta la gara, in maniera costante e senza consumare eccessivamente le gomme. Questo è un segnale positivo, considerando che ci eravamo riusciti anche a Misano. C’è ancora molto da lavorare ma è anche vero che per noi questa era probabilmente la pista più impegnativa tra quelle che mancano fino a fine stagione quindi speriamo di essere di essere più veloci già a Motegi, tra due settimane”
Nicky Hayden (Ducati Team) DNF
“In partenza ho fatto slittare molto la gomma ma sono comunque riuscito a passare Rossi e Rea. Il freno posteriore non lavorava perfettamente, forse perché l’ho fatto surriscaldare, e mentre cercavo di restare vicino al gruppetto davanti, ho perso l’anteriore nell’ultima curva. Sono riuscito a restare in sella ma sono arrivato molto velocemente alle barriere. Temevo di colpirle di testa quindi ho lasciato la presa solo all’ultimo. Mi spiace di aver distrutto la moto ma sono davvero grato per l’ottima protezione che ho avuto da casco e tuta, che hanno funzionato bene, e per essere a posto fisicamente dopo l’impatto”.
Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Qui ad Aragon abbiamo vissuto un fine settimana molto impegnativo perché abbiamo affrontato la gara con pochissimo tempo a disposizione per lavorare sulla messa a punto. In un momento in cui, con telaio e forcellone nuovi, avremmo avuto bisogno di girare il più possibile, l’unico turno asciutto è stato quello delle qualifiche, dove era importante provare a fare il tempo piuttosto che provare assetti. Ci è rimasto il warm-up e devo dire che la squadra è stata brava a trovare le soluzioni che hanno permesso a Vale di girare fino alla fine su un ritmo buono, senza provocare un’usura eccessiva delle gomme. Ovviamente avremmo fatto a meno delle due uscite di pista ma fortunatamente per Nicky non ci sono state conseguenze, a parte un certo spavento per tutti noi. Penso che oggi, risultato a parte, ci siano stati dei segnali positivi, che indicano che stiamo lavorando nella direzione giusta”.
Fonte: ducati.it
MotoGP: tutti gli orari del GP di Aragón, anche in TV
Gran Premio Iveco de Aragón 2012
Il programma completo
Venerdì 28 settembre
09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 1
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 1
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 1
12.10 – 12.35: Red Bull Rookies Cup Prove Libere
13.15 – 13.55: Moto3 Prove Libere 2
14.10 – 14.55: MotoGP Prove Libere 2
15.10 – 15.55: Moto2 Prove Libere 2
16.10 – 16.40: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 1
17.40 – 18.10: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 2
Sabato 29 settembre
09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 3
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 3
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 3
13.00 – 13.40: Moto3 Qualifiche
13.55 – 14.55: MotoGP Qualifiche
15.10 – 15.55: Moto2 Qualifiche
16.30 – 17.00: Red Bull Rookies Cup Gara 1 (15 giri)
Domenica 30 settembre
08.40 – 09.00: Moto3 Warm Up
09.10 – 09.30: Moto2 Warm Up
09.40 – 10.00: MotoGP Warm Up
11.00: Moto3 Gara (20 giri)
12.20: Moto2 Gara (21 giri)
14.00: MotoGP Gara (23 giri)
15.30: Red Bull Rookies Cup Gara 2 (15 giri)
La Programmazione TV su Italia 1 e Italia 2
Venerdì 28 settembre
09.10: diretta Moto3 Prove Libere 1 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 1 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 1 (Italia 2)
13.10: diretta Moto3 Prove Libere 2 (Italia 2)
14.10: diretta MotoGP Prove Libere 2 (Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Prove Libere 2 (Italia 2)
16.00: replica Red Bull Rookies Cup Gara Misano (Italia 2)
Sabato 29 settembre
09.10: diretta Moto3 Prove Libere 3 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 3 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 3 (Italia 2)
12.55: diretta Moto3 Qualifiche (Italia 2)
13.30: Grand Prix (Italia 1)
13.55: diretta MotoGP Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
16.30: diretta Red Bull Rookies Cup Gara 1 (Italia 2)
Domenica 30 settembre
08.35: diretta Moto3 Warm Up (Italia 2)
09.10: diretta Moto2 Warm Up (Italia 2)
09.40: diretta MotoGP Warm Up (Italia 2)
10.45: diretta Moto3 Gara (Italia 1 e Italia 2)
12.15: diretta Moto2 Gara (Italia 1 e Italia 2)
14.00: diretta MotoGP Gara (Italia 1 e Italia 2)
15.00: Fuorigiri (Italia 1)
18.50: replica MotoGP Gara (Italia 2)
Campionato Mondiale Superbike 2013
Calendario provvisorio
24 Febbraio – Phillip Island, Australia
10 Marzo – Buddh, India
24 Marzo – Aragon, Spagna
7 Aprile – Assen, Olanda
12 Maggio – Imola, Italia
26 Maggio – Donington, UK
9 Giugno – Misano, Italia
16 Giugno – Portimao, Portogallo
30 Giugno - Brno, Repubblica Ceca
14 Luglio – Moscow Raceway, Russia
4 Agosto – Silverstone, UK
1 Settembre – Nurburgring, Germania
29 Settembre – Laguna Seca, USA
6 Ottobre – Magny Cours, Francia
20 Ottobre – Jerez de La Frontera, Spagna
CHECA TORNA SUL PODIO IN GARA 1 A PORTIMAO
Portimao, 23 settembre 2012: un’altro giorno di gara complicato per il team Althea Racing oggi all’Autodromo Internacional do Algarve. Nella prima manche Carlos Checa ha fatto una bella gara per salire sul podio per la prima volta dopo Brno, mentre Davide Giugliano
non ha avuto l’opportunità di brillare a causa di una collisione nella
prima fase che ha significato la fine della sua gara. Nella seconda
manche Giugliano e’ stato ancora una volta vittima della sfortuna, soffrendo per un problema alle gomme, mentre Checa è potuto risalire dopo una difficolta’ tecnica incontrata all’inizio della gara, per chiudere in quinta posizione.
Dopo due giorni di sole e di condizioni calde, il paddock Superbike si e’ svegliato stamattina sotto una pioggia battente e con poca visibilita’ in pista. Ovviamente, dopo soli 15 minuti di warm-up, i piloti SBK non erano molto preparati per correre in queste condizioni e le strategie che forse avevano stabilito ieri dopo la Superpole non contavano piu’ nulla.
Gara 1 – La prima gara si è sviluppata in due manche. Nel primo ‘heat’ Davide e’ stato vittima di una caduta durante il primo giro quando c’e’ stato un contatto tra lui e Melandri. Si e’ fatto male alla caviglia ma fortunatamente non ci sono state conseguenze più gravi per il pilota romano, solo una contusione alla caviglia sinistra. Pochi giri dopo, mentre Carlos transitava in quarta posizione, la bandiera rossa e’ stata esposta a causa della presenza di olio in pista (dopo la caduta di Brignola). Dopo uno stop di mezz’ora la gara, adesso di soli 16 giri, è ricominciata – ma senza la partecipazione di Giugliano. Checa ha recuperato subito un paio di posizioni prima di cominciare a lottare prima con McCormick e poi con Biaggi. Al settimo giro Carlos ha sorpassato Max e da quel punto il pilota spagnolo ha fatto una serie di giri veloci per colmare il gap fra lui ed i due leader Guintoli e Sykes. Sorpassato Guintoli, Checa ha continuato a girare mezzo secondo piu’ veloce di Sykes, raggiungendolo a pochi giri dalla fine. Nonostante i suoi sforzi e l’aver fatto registrare il giro piu’ veloce della gara al ultimo giro (1’56.4), Checa non e’ riuscito a raggiungere Sykes, ed ha tagliato il traguardo in seconda posizione, a tre decimi di secondo dal pilota della Kawasaki.
Gara 2 – Alla fine del primo giro i due portacolori Althea erano ottavo (Giugliano) e nono (Checa). A causa di un probabile problema col traction control, Checa ha poi perso parecchie posizioni nella prima fase, trovandosi quattordicesimo; dopo aver disattivato e riattivo il sistema la moto andava di nuovo forte e Carlos ha potuto recuperare nelle fasi successive. Dopo qualche giro anche Giugliano ha rallentato tanto, a causa di un problema all’anteriore della sua 1198, il pilota e’ tornato al box, chiudendo in anticipo la sua gara. Checa ha continuato a fare dei progressi durante tutta la manche (era decimo al quinto giro e poi settimo al decimo) e grazie ad un buon passo mantenuto fino al traguardo, ha chiuso la seconda manche in quinta posizione finale.
Alla fine del penultimo round, Carlos si trova quarto in classifica con 278.5 punti. Giugliano e’ undicesimo con 125 punti. Grazie ai risultati di gara 1, la Ducati e’ terza nella classifica costruttori, con 375 punti dietro ai 394 di BMW ed ai 422.5 dell’Aprilia.
Carlos Checa:
“La seconda posizione e’ molto positiva, considerando la pioggia ed il fatto che la gara e’ stata fermata. E’ stata difficile perche Tom si e’ difeso molto bene nell’ultima fase e quindi provare a sorpassarlo sarebbe stato molto rischioso. Ho dovuto gestire bene le gomme perche’ l’asfalto continuava ad asciugarsi. Alla fine ho provato a migliorare il mio passo, e forse ero leggermente piu’ forte di Tom, ma non c’era spazio per passarlo. Comunque siamo molto contenti, ringrazio tutto il mio team per il grande lavoro che hanno fatto in questo weekend; questo e’ un grande risultato. Nella seconda manche ero li’ con il gruppo davanti ma poi ho avuto un problema e la moto non andava. Ho dovuto disattivare il traction control; poi l’ho riattivato, forse si e’ resettato e poi ha ripreso a funzionare correttamente. Ho fatto un bel recupero, facendo molti sorpassi – non era facile con la moto, facevo piu’ fatica rispetto a come ero andato durante le prove. Considerando tutto quello che e’ successo, il quinto posto è stato un buon piazzamento. Pensiamo alla prossima gara, dove voglio concludere questa stagione nel milgior modo possibile”.
Davide Giugliano:
“Non ci voleva quello che ci e’ successo oggi. Nella prima manche un contatto fra me e Melandri mi ha lasciato per terra. Mi sono fatto male alla caviglia sinistra ma fortunatamente ero in grado di partecipare alla seconda manche. In gara 2 poi ho sentito fin da subito che c’era qualcosa che non andava all’anteriore della mia moto. Dopo aver perso tanto terreno nell’arco di un paio di giri, sono tornato al box. Abbiamo cambiato le gomme e sono tornato in pista solo per fare qualche prova e tutto e’ andato bene, quindi sembra che sia stato un problema con la gomma anteriore. E’ un peccato perche’ mi sentivo in grado di fare due belle gare oggi, ma sara’ per la prossima volta”.
RISULTATI: Gara 1 - 1. Biaggi (Aprilia); 2. Laverty (Aprilia); 3. Davies (Aprilia). Gara 2 – 1. Laverty (Aprilia); 2. Rea (Honda); 3. Biaggi (Aprilia)
CLASSIFICA: Piloti – 1. Biaggi (Aprilia) 347; 2. Sykes (Kawasaki) 316.5; 3. Melandri (BMW) 308.5; 4. Checa (Ducati) 278.5; 5. Rea (Honda) 255.5; 6. Laverty (Aprilia) 241.5; 7. Haslam (BMW) 189; 8. Guintoli (Ducati) 172.5; 9. Davies (Aprilia) 156.5; 10. Fabrizio (BMW) 133.5; 11. Giugliano (Ducati) 125... Costruttori – Aprilia 422.5; BMW 394; Ducati 375; Kawasaki 356.5; Honda 270.5; Suzuki 130.5
Dopo due giorni di sole e di condizioni calde, il paddock Superbike si e’ svegliato stamattina sotto una pioggia battente e con poca visibilita’ in pista. Ovviamente, dopo soli 15 minuti di warm-up, i piloti SBK non erano molto preparati per correre in queste condizioni e le strategie che forse avevano stabilito ieri dopo la Superpole non contavano piu’ nulla.
Gara 1 – La prima gara si è sviluppata in due manche. Nel primo ‘heat’ Davide e’ stato vittima di una caduta durante il primo giro quando c’e’ stato un contatto tra lui e Melandri. Si e’ fatto male alla caviglia ma fortunatamente non ci sono state conseguenze più gravi per il pilota romano, solo una contusione alla caviglia sinistra. Pochi giri dopo, mentre Carlos transitava in quarta posizione, la bandiera rossa e’ stata esposta a causa della presenza di olio in pista (dopo la caduta di Brignola). Dopo uno stop di mezz’ora la gara, adesso di soli 16 giri, è ricominciata – ma senza la partecipazione di Giugliano. Checa ha recuperato subito un paio di posizioni prima di cominciare a lottare prima con McCormick e poi con Biaggi. Al settimo giro Carlos ha sorpassato Max e da quel punto il pilota spagnolo ha fatto una serie di giri veloci per colmare il gap fra lui ed i due leader Guintoli e Sykes. Sorpassato Guintoli, Checa ha continuato a girare mezzo secondo piu’ veloce di Sykes, raggiungendolo a pochi giri dalla fine. Nonostante i suoi sforzi e l’aver fatto registrare il giro piu’ veloce della gara al ultimo giro (1’56.4), Checa non e’ riuscito a raggiungere Sykes, ed ha tagliato il traguardo in seconda posizione, a tre decimi di secondo dal pilota della Kawasaki.
Gara 2 – Alla fine del primo giro i due portacolori Althea erano ottavo (Giugliano) e nono (Checa). A causa di un probabile problema col traction control, Checa ha poi perso parecchie posizioni nella prima fase, trovandosi quattordicesimo; dopo aver disattivato e riattivo il sistema la moto andava di nuovo forte e Carlos ha potuto recuperare nelle fasi successive. Dopo qualche giro anche Giugliano ha rallentato tanto, a causa di un problema all’anteriore della sua 1198, il pilota e’ tornato al box, chiudendo in anticipo la sua gara. Checa ha continuato a fare dei progressi durante tutta la manche (era decimo al quinto giro e poi settimo al decimo) e grazie ad un buon passo mantenuto fino al traguardo, ha chiuso la seconda manche in quinta posizione finale.
Alla fine del penultimo round, Carlos si trova quarto in classifica con 278.5 punti. Giugliano e’ undicesimo con 125 punti. Grazie ai risultati di gara 1, la Ducati e’ terza nella classifica costruttori, con 375 punti dietro ai 394 di BMW ed ai 422.5 dell’Aprilia.
Carlos Checa:
“La seconda posizione e’ molto positiva, considerando la pioggia ed il fatto che la gara e’ stata fermata. E’ stata difficile perche Tom si e’ difeso molto bene nell’ultima fase e quindi provare a sorpassarlo sarebbe stato molto rischioso. Ho dovuto gestire bene le gomme perche’ l’asfalto continuava ad asciugarsi. Alla fine ho provato a migliorare il mio passo, e forse ero leggermente piu’ forte di Tom, ma non c’era spazio per passarlo. Comunque siamo molto contenti, ringrazio tutto il mio team per il grande lavoro che hanno fatto in questo weekend; questo e’ un grande risultato. Nella seconda manche ero li’ con il gruppo davanti ma poi ho avuto un problema e la moto non andava. Ho dovuto disattivare il traction control; poi l’ho riattivato, forse si e’ resettato e poi ha ripreso a funzionare correttamente. Ho fatto un bel recupero, facendo molti sorpassi – non era facile con la moto, facevo piu’ fatica rispetto a come ero andato durante le prove. Considerando tutto quello che e’ successo, il quinto posto è stato un buon piazzamento. Pensiamo alla prossima gara, dove voglio concludere questa stagione nel milgior modo possibile”.
Davide Giugliano:
“Non ci voleva quello che ci e’ successo oggi. Nella prima manche un contatto fra me e Melandri mi ha lasciato per terra. Mi sono fatto male alla caviglia sinistra ma fortunatamente ero in grado di partecipare alla seconda manche. In gara 2 poi ho sentito fin da subito che c’era qualcosa che non andava all’anteriore della mia moto. Dopo aver perso tanto terreno nell’arco di un paio di giri, sono tornato al box. Abbiamo cambiato le gomme e sono tornato in pista solo per fare qualche prova e tutto e’ andato bene, quindi sembra che sia stato un problema con la gomma anteriore. E’ un peccato perche’ mi sentivo in grado di fare due belle gare oggi, ma sara’ per la prossima volta”.
RISULTATI: Gara 1 - 1. Biaggi (Aprilia); 2. Laverty (Aprilia); 3. Davies (Aprilia). Gara 2 – 1. Laverty (Aprilia); 2. Rea (Honda); 3. Biaggi (Aprilia)
CLASSIFICA: Piloti – 1. Biaggi (Aprilia) 347; 2. Sykes (Kawasaki) 316.5; 3. Melandri (BMW) 308.5; 4. Checa (Ducati) 278.5; 5. Rea (Honda) 255.5; 6. Laverty (Aprilia) 241.5; 7. Haslam (BMW) 189; 8. Guintoli (Ducati) 172.5; 9. Davies (Aprilia) 156.5; 10. Fabrizio (BMW) 133.5; 11. Giugliano (Ducati) 125... Costruttori – Aprilia 422.5; BMW 394; Ducati 375; Kawasaki 356.5; Honda 270.5; Suzuki 130.5
Fonte: althearacing.com