Ducati 899 Panigale









Scheda Tecnica Ducati 899 Panigale

Motore: tipo Superquadro, Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido
Cilindrata: 898cc
Alesaggio x Corsa: 100 x 57.2mm
Rapporto di compressione: 12.5:1
Potenza: 148cv (109kw) @ 10.750rpm
Coppia: 10,1kgm (99Nm) @ 9.000rpm
Alimentazione: Iniezione elettronica Mitsubishi. Un iniettore per cilindro. Corpi farfallati ellittici con sistema full ride-by-wire.
Scarico: Lay-out collettori “2 in 1 in 2″. Due silenziatori in acciaio inossidabile e camicia esterna in lega di alluminio. 2 sonde lambda e 2 catalizzatori
Omologazioni: Euro 3
Trasmissione: Cambio 6 marce
Rapporti: 1=37/15 2=30/16 3=27/18 4=25/20 5=24/22 6=23/24
Trasmissione primaria: Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,77:1
Trasmissione secondaria: Catena 525; Pignone 15; Corona 44
Frizione: Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico
Telaio: Monoscocca in lega di alluminio
Interasse: 1.426mm
Inclinazione cannotto: 24°
Avancorsa: 96mm
Angolo di sterzo (totale): 52°
Sospensione anteriore: Forcella Showa BFP a steli rovesciati da 43 mmcompletamente regolabile
Escursione ruota anteriore: 120mm
Ruota anteriore: Fusa in lega leggera a 10 razze 3.50″ x 17″
Pneumatico anteriore: 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Rosso Corsa
Sospensione posteriore: Progressiva con monoammortizzatore Sachs completamente regolabile. Forcellone bibraccio in alluminio.
Escursione ruota posteriore: 130mm
Ruota posteriore: Fusa in lega leggera a 10 razze 5,50″ x 17″
Pneumatico posteriore: 180/60 ZR17 Pirelli Diablo Rosso Corsa
Freno anteriore: 2 dischi semiflottanti da 320mm, pinze Brembo monoblocco M4-32 ad attacco radiale con ABS
Freno posteriore: Disco da 245mm, pinza a 2 pistoncini
Capacità serbatoio: benzina 17 l
Peso a secco: 169kg (*In ordine di marcia 193kg)
Altezza sella: 830mm
Altezza max: 1100mm
Lunghezza max: 2075mm
Strumentazione: LCD
Elettronica: Ducati DTC, DQS, EBC, Riding Modes
Garanzia: 2 anni chilometraggio illimitato
Versioni: Biposto




















Vee Two Ducati Alchemy SV-1 - Modernized Aussie Bevel Head














Production by www.veetwo.com.au

Brook Henry is pleased to advise Vee Two Australia is now Back in his ownership and ready for business as usual. 40 plus years experience Racing, Building and working with DUCATI Motorcycles.

Endurance (2013) by Radical Ducati


TECHNICAL SCHEDULE:

-Donor Bike : Monster 900’97
-Modified frame
-Modified upper yoke
-749 S Showa fork
-RAD carbón fiber front mudguard
-Discacciati calipers
-Discacciti rotors
-S4RS Front Wheel
-Discacciati Clutch and brake radial pumps
-Frentubo brake lines
-RAD front bracket
-Aviacompositi Evo dashboard
-Pantahstica front fairing
-RAD Hi/low beam Endurance type front lights
-Monster 900 swingram
-Original rear suspension rocker polished
-Extreme tech 2 rear schock
-999 rear wheel
-Superlight floating rear barke caliper system
-Tsubaki gold chain
-Monster 900 engine : Ported heads, light flywheel, blueprinted
-EVR CTS antihooping clutch.
-EVR slave piston
-KEIHIN FCR 41 flat carburators + KN airpods
-Pederccini 2.4 ignition Device
-Baylistic LIPO battery
-NGK race spark plug cable
-2 in 1 SUPERMARIO exhaust system + RAD megaphone by SPARK
-SP cnc machined footrest
-MANX fiber glass fuel tank
-RAD02 Montjuich TT glass fiber modified solo seat
-RAD led rear light.
-Artenruta painting
















MotoGP Silvertone: la pagella del Dicos



JORGE LORENZO 10: Guida in condizioni fisiche non perfette. La sua M1 non è all’altezza delle rivali. Lui, però, fa la differenza. La sua classe, il suo talento non si arrendono all’assalto di Marquez e della Honda. Lo scatto d’orgoglio dell’ultima tornata è roba da brividi. Chi vuol insegnare il motociclismo sportivo a qualcuno, prenda ad esempio la gara di domenica ed avrà a disposizione uno dei migliori esempi. Il suo modo di pennellare ed accordare le curve, mi ricordano un quadro di Michelangelo: liberare l’idea dalla materia, nella fattispecie fatta di due ruote che danzano tra i cordoli di una pista. Di fronte a certe opere d’arte bisogna solo ammirare e dire grazie all’artista. Chapeau! 

MARC MARQUEZ 10-: Con una spalla malandata (non dimentichiamo che anche quelle di Jorge e Dani non sono al meglio) sarebbe stato troppo comodo e semplice trovare una scusa per una prestazione opaca. Invece MM93 con un sorriso sfida il dolore e regala tanti sorrisi in gara a chi lo guarda allo schermo di casa. Vince l’ennesima sfida con il compagno di team, ma deve inchinarsi al polso dell’avversario di casa Yamaha. E’ un talento impressionante, il titolo molto probabilmente sarà suo a fine anno, ma non è il solo ad avere doti di guida superiori. A mio parere tra i due pezzi e numeri da 90, si prospetta un dualismo stile Coppi-Bartali. Applausi!

DANI PEDROSA 5: Parte male, recupera, si fa sotto e….rimane a guardare. Prima Hayden, poi Stoner, oggi Marquez sono le prove che un conto è essere un ottimo pilota, un altro è essere campioni. Dispiace, perché la sua signorilità meriterebbe una ricompensa iridata. Ma nel palmares, così come non entrano necessariamente i volti a tutti i costi allegri, neanche la disponibilità permette di incidere il proprio nome come campione del mondo. Bella ciao Honda ufficiale!

VALENTINO ROSSI 6,5: Un secondo e quattro decimi in qualifica, tredici secondi e due decimi al traguardo, sono i numeri che dicono che ancora una volta, nonostante gli acciacchi degli avversari, è il quarto dei quattro che hanno moto buone. Spero prenda le distanze da chi afferma che il suo polso sia ancora anestetizzato dal biennio trascorso in Ducati o da chi sostiene che nel suo box ci sia qualcuno in contrasto con l’informatica. Certe scuse coprono solo di ridicolo chi le afferma. La sua carriera, i suoi titoli, i suoi record, non meritano d’essere sviliti a suon di bugie dalle gambe inesistenti. La verità è che ci sono piloti più bravi e veloci, punto. Ammetterlo senza se e senza ma, sarebbe un colpo da campione, l’ennesimo. Direzione viale del tramonto!

ALVARO BAUTISTA 6: Perde quello che sembra essere diventato un classico, ossia il duello con Rossi. Guida però bene e questo gli regala una piena sufficienza. Gagliardo!

STEFAN BRADL - CAL CRUTCHLOW 5,5: Tanto efficaci in prova, quanto anonimi una volta spento il semaforo rosso. A quest’ultimo, poi, da quando è stato annunciato il suo passaggio alla Ducati, sembra essersi spenta la moto, ops il polso . Opachi! 

NICKY HAYDEN 5: Primo dei ducatisti, a tre giri di clessidra dal leone Lorenzo. Lontano!


QUAL È LA VERA YAMAHA, QUELLA 99 O 46? Che domandone…..Spesso la necessita di trovare a tutti i costi delle foglie di fico, spinge la mente a partorire domande geniali. E’ evidente che entrambe le moto sono Yamaha. Solo che una ha un polso che non si arrende, che getta il cuore oltre l’ostacolo e che guida sui problemi. Purtroppo, per i partorienti di tale domanda, non è quello del 46.    

GARA 10: “Streordineria!”

ALLARME ITALIA: Sono diventate tante, troppo, le gare dove a salire sui gradini più prestigiosi del podio sono rider d’altre nazionalità. Rossi ed il Dovi sono gli ultimi baluardi a difesa di quella che una volta era la scuola che dominava nel mondo. Siamo in crisi di talenti? Non credo. Direi che la crisi permette solo a chi ha i soldi di gareggiare. Una delle soluzioni? Abbassare i costi dei turni nei circuiti, abbassare i costi di partecipazione alle gare, applicare un regolamento che esalti più le doti di chi smanetta con la manopola dell’acceleratore piuttosto di chi smanetta con il mouse di un computer. Come? Le mie ricette presto in un articolo.

HONDA 10: La migliore che permette tutto anche a chi ha stili diversi.

YAMAHA 7,5: Il distacco dalle moto di Tokyo invece di diminuire è in aumento. Urgono contromisure per ridurre lo strappo. 20 chilometri orari di differenza sono troppi….

 DUCATI 4: Una sola parola: incubo…..

LA HONDA 500 UN PO’ COSI’ DI ROSSI: Ricordo a Carlo Pernat che la moto che ha definito “così”, era la Nsr. Missile che dal 1994 al 1999 ha fatto vincere il titolo di campione del mondo a chi ebbe modo di guidarla (Doohan e Criville). In squadra, inoltre, c’era il miglior tecnico in circolazione. Una curiosità: cosa la spinge a fare affermazioni “così”? 

ALFREDO DI COSTANZO

GP D'INGHILTERRA: UN OTTAVO POSTO PER HAYDEN E UNA CADUTA PER DOVIZIOSO A SILVERSTONE.



Il Gran Premio d’Inghilterra, terza di tre gare consecutive che hanno impegnato quasi tutto il mese di agosto, ha offerto oggi uno spettacolo davvero entusiasmante al pubblico presente, accorso numeroso sul circuito britannico, ed anche una bella lotta per l’ottavo posto fra i piloti del Ducati Team, Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, e Bradley Smith. Il pilota americano ha poi tagliato il traguardo in ottava posizione, mentre Dovizioso purtroppo è stato vittima di una caduta a due giri dalla fine.

Partiti dalla terza fila, Dovizioso e Hayden hanno concluso il primo giro rispettivamente al nono e al decimo posto. I due alfieri del Ducati Team si sono poi scambiati le posizioni in un paio di occasioni e, nel corso del diciassettesimo giro, il pilota italiano ha superato Smith conquistando l’ottavo posto, ma sfortunatamente ha perso l’avantreno due giri più tardi ed è caduto. Ne ha quindi approfittato Hayden per superare Smith e chiudere la gara all'ottavo posto.

Il prossimo appuntamento per i protagonisti del Campionato Mondiale MotoGP sarà tra due settimane, in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, sul tracciato di Misano Adriatico.

Nicky Hayden - Ducati Team, 8°
“Stavo girando davvero forte nel warm-up del mattino ma purtroppo sono caduto ad alta velocità rovinando la mia Desmosedici GP13. Ho dovuto utilizzare la seconda moto per la gara, e anche se aveva un motore con più chilometri, ha funzionato benissimo e mi sono trovato subito a lottare con Bradley e Dovi. Prima della gara speravo di fare anche meglio, ma onestamente l’ottavo posto è il massimo che potevamo ottenere oggi. La squadra sta lavorando davvero sodo ed oggi siamo riusciti ad apportare delle migliorie alla moto. Continueremo in questo modo e cercheremo di fare altri passi in avanti.”

Andrea Dovizioso – Ducati Team, non classificato
“La caduta è stata un vero peccato, perché stavo adottando una buona strategia. Nicky ed io abbiamo spinto davvero tanto per stare con Smith per tutta la gara. Stavo cercando di arrivare all’ultima curva con un po' di margine su di loro, ma ho perso l’avantreno in un punto assolutamente inaspettato, alla curva dodici. Li ero molto veloce, e mi sentivo sicuro. Credo di non aver fatto niente di particolare, forse ero un po’ più veloce del solito, ma guidando sempre al limite mi si è chiuso l’avantreno. Mi dispiace molto perché potevo ottenere l’ottava posizione e l'avevo raggiunta, ed era il massimo che potevamo fare questo weekend. Ho perso un po’ di punti in campionato e mi dispiace molto per la squadra.”

Paolo Ciabatti – Direttore Progetto Ducati MotoGP
"Oggi sia Nicky che Andrea hanno dato il massimo, lottando per l'ottava posizione, ed è un vero peccato che Dovi sia caduto ad un paio di giri dalla fine. In questo momento il nostro potenziale sembra essere questo, ma noi continuiamo ad impegnarci per migliorare le prestazioni delle nostre moto, anche in vista dell'appuntamento di Misano fra due settimane. Già da mercoledì mattina il test team sarà nuovamente in pista al Mugello con Pirro e Battaini, e il nostro lavoro di sviluppo continua senza soste."

QUATTRO RISULTATI NELLA TOP TEN PER IL TEAM SBK DUCATI ALSTARE NELLE GARE DI OGGI AL NÜRBURGRING



Nürburgring (Germania), domenica 1 settembre 2013: alti e bassi per il team SBK Ducati Alstare al Nürburgring dove questo weekend  si e’ svolto il decimo round del Campionato Mondiale Superbike.  Dopo aver ottenuto la pole ieri, Ayrton Badovini ha concluso le due gare di oggi in settima e nona posizione, Carlos Checa invece ha terminato entrambe le gare al decimo posto. 

Gara 1 – La prima manche si e’ disputata in condizioni fredde ma asciutte (aria 14˚C, asfalto 21˚C). Partendo dalla pole per la prima volta nella sua carriera Superbike, Ayrton ha perso qualche posizione nelle prime curve, per posizionarsi poi all’undicesimo posto al secondo giro, seguito dal suo compagno di squadra Carlos, dodicesimo. Il pilota spagnolo è riuscito a recuperare alcune posizioni nella prima fase. I  due piloti Ducati Alstare hanno mantenuto le loro posizioni per quasi tutta la durata della manche. La gara e’ stata fermata dalla Race Direction a causa di un brutto incidente occorso a Rea e a Camier a due giri dalla fine. Di conseguenza Badovini ha chiuso in nona posizione finale con Checa decimo. 

Gara 2 – A causa della minore presenza di piloti sulla griglia, Checa e’ partito questa volta dal 15esimo piazzamento. Undicesimo dopo il primo giro, Carlos ha mantenuto questa posizione per quasi tutta la gara. Ha dato la caccia prima a Cluzel e poi a Neukirchner ma purtroppo non e’ riuscito a sorpassarli ed ha chiuso anche questa manche in decima posizione finale. Ayrton e’ partito bene ed e’ stato in grado di tenere un buon passo per tutti i 18 giri, anche se ha perso qualche posizione nella prima fase. Al settimo giro era settimo, una posizione che e’ riuscito a mantenere fino al traguardo, chiudendo a solo 14 secondi dal vincitore Chaz Davies. 

Ayrton Badovini: “Purtroppo nella prima gara ho perso troppo terreno subito nei primi giri e mi hanno passato in tanti. Ho fatto fatica e anche qualche errore. Per gara 2 abbiamo fatto una piccolo modifica alla moto ed ho deciso di affrontarla con un’altra mentalita’, con più tranquillita’ e meno tensione . Ha funzionato e sono riuscito a mantenere un passo costante, giro dopo giro. Sono contento perche’ al di la’ della posizione finale, settimo, l’importante e’ che sono riuscito a colmare il gap fra me ed i leader. Tutto sommato e’ stato un weekend positivo, uno dei piu’ belli che abbiamo fatto.”

Carlos Checa: “Che posso dire, il risultato finale dice tutto. Abbiamo cambiato qualcosa fra la prima e seconda manche ma non ha fatto tanta differenza. Faccio fatica a trovare l’equilibrio giusto con la moto. Diversamente da Misano, che e’ andato bene come test, qui abbiamo avuto delle difficolta’. Ho perso un po’ della confidenza che invece avevo a Misano. Abbiamo fatto dei cambiamenti qui, ma forse non sono riuscito ad interpretarli bene. Il team ha lavorato comunque molto bene e spero che riusciamo a trovare un set-up migliore, che ci permetta a fare qualcosa in piu’ nelle prossime gare.”

RISULTATI: Gara 1 – 1. Sykes (Kawasaki); 2. Melandri (BMW); 3. Davies (BMW). Gara 2 – 1. Davies (BMW); 2. Laverty (Aprilia); 3. Melandri (BMW)

CLASSIFICA: Piloti – 1. Sykes (Kawasaki) 287; 2. Guintoli (Aprilia) 286; 3. Melandri (BMW) 257; 4. Laverty (Aprilia) 247; 5. Davies (BMW) 221; 6. Baz (Kawasaki) 180; 7. Rea (Honda) 176; 8. Fabrizio (Aprilia) 156... 12. Badovini (Ducati Alstare) 107... 14. Checa (Ducati Alstare) 80... 
Costruttori – 1. Aprilia 369; 2. Kawasaki 341; 3. BMW 321; 4. Honda 201; 5. Suzuki 175; 6. Ducati 144; 7. Yamaha 4

Hayden: "Ducati dovrebbe tornare al telaio in fibra di carbonio


“Il telaio in fibra di carbonio aveva un sacco di potenziale ed è un peccato che non ce l’abbiano più fatto testare. Ho potuto provarlo solo all’ ultimo minuto dopo che Valentino si ruppe il dito in Giappone, ma ero andato veramente veloce e avevo avuto un ottimo feeling e c’era molto meno sottosterzo. Abbiamo parlato molto di quel telaio e del perché non ce l’abbiamo più fatto usare, specialmente quando andiamo a Jerez per i test. Non sono più riuscito ad avvicinarmi ai tempi che avevo fatto in quel test ed è molto frustrante. Spesso proviamo roba che abbiamo già testato e che non ha funzionato, ma quando chiedo di provare nuovamente quel telaio mi sento rispondere di no.”


“C’erano un sacco di modifiche da fare ma la cosa più importante che abbiamo trovato con la Ducati è che nella prima metà del 2008 abbiamo provato il telaio in carbonio, e abbiamo implorato per averlo per la seconda metà della stagione, avremmo avuto una moto molto competitiva per cercare di vincere quel campionato, ma in nessun modo l’abbiamo ottenuto. Abbiamo avuto tante cose che abbiamo chiesto, ma purtroppo con otto mesi di ritardo. E poi nel momento in cui occorre un’altra cosa, avremmo dovuto aspettare sei o otto mesi. E’ stata la cosa per cui ho lottato di più. Non riuscivamo a ottenere ciò che volevamo quando ne avevamo bisogno.”

MotoGP: tutti gli orari in pista e TV di Silverstone



Hertz British Grand Prix 2013
Il Programma completo (orari italiani)

Venerdì 30 agosto
10.00 – 10.40: Moto3 Prove Libere 1
10.55 – 11.40: MotoGP Prove Libere 1
11.55 – 12.40: Moto2 Prove Libere 1
12.55 – 13.25: Red Bull Rookies Cup Prove Libere
14.10 – 14.50: Moto3 Prove Libere 2
15.05 – 15.50: MotoGP Prove Libere 2
16.05 – 16.50: Moto2 Prove Libere 2
17.05 – 17.35: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 1
18.20 – 18.40: Silverstone 200 Prove Libere
18.50 – 19.15: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 2

Sabato 31 agosto
10.00 – 10.40: Moto3 Prove Libere 1
10.55 – 11.40: MotoGP Prove Libere 1
11.55 – 12.40: Moto2 Prove Libere 1
12.50 – 13.15: Silverstone 200 Qualifiche
13.35 – 14.15: Moto3 Qualifiche
14.30 – 15.00: MotoGP Prove Libere 4
15.10 – 15.50: MotoGP Qualifiche (Q1 e Q2)
16.05 – 16.50: Moto2 Qualifiche
16.30 – 17.05: Red Bull Rookies Cup Gara 1 (14 giri)
19.00 – 19.35: Silverstone 200 Gara 1 (16 giri)

Domenica 1 settembre
10.00 – 10.20: Moto2 Warm Up
10.30 – 10.50: MotoGP Warm Up
11.00 – 11.20: Moto3 Warm Up
12.20: Moto2 Gara (18 giri)
14.00: MotoGP Gara (20 giri)
15.30: Moto3 Gara (17 giri)
17.00: Red Bull Rookies Cup Gara 2 (14 giri)
18.00: Silverstone 200 Gara 2 (16 giri)

La Programmazione TV su Italia 1 e Italia 2

Venerdì 30 agosto
09.55: diretta Moto3 Prove Libere 1 (Italia 2)
10.50: diretta MotoGP Prove Libere 1 (Italia 2)
11.50: diretta Moto2 Prove Libere 1 (Italia 2)
14.05: diretta Moto3 Prove Libere 2 (Italia 2)
15.05: diretta MotoGP Prove Libere 2 (Italia 2)
16.05: diretta Moto2 Prove Libere 2 (Italia 2)

Sabato 31 agosto
09.55: diretta Moto3 Prove Libere 3 (Italia 1)
10.50: diretta MotoGP Prove Libere 3 (Italia 1)
11.50: diretta Moto2 Prove Libere 3 (Italia 1)
13.30: diretta Moto3 Qualifiche (Italia 1)
14.30: diretta MotoGP Prove Libere 4 (Italia 1)
15.10: diretta MotoGP Qualifiche (Italia 1)
16.05: diretta Moto2 Qualifiche (Italia 1)

Domenica 1 settembre
09.55: diretta Moto2 Warm Up (Italia 1)
10.30: diretta MotoGP Warm Up (Italia 1)
11.00: diretta Moto3 Warm Up (Italia 1)
12.05: diretta Moto2 Gara (Italia 1)
13.35: anteprima MotoGP Gara (Italia 1)
14.00: diretta MotoGP Gara (Italia 1)
14.50: Fuorigiri (Italia 1)
15.30: diretta Moto3 Gara (Italia 1)
18.50: replica MotoGP Gara (Italia 2)