Primo podio per il team Ducati Superbike




Gara 1 – La prima gara si è svolta in condizioni di pista asciutta, Chaz è partito bene dal  dodicesimo posto della griglia, trovandosi già settimo dopo le prime curve. Il pilota inglese ha perso un paio di posizioni nella prima fase per poi recuperare nella fase centrale della gara. Sesto all’ottavo giro, ha poi lottato con Melandri, riuscendo a superare più volte il pilota italiano prima di essere a sua volta superato nel finale. Purtroppo la bandiera rossa esposta al 17 giro per una rottura di un altro concorrente ha fatto terminare in anticipo la gara. Chaz ha quindi chiuso in settima posizione finale.
Dal sesto piazzamento in griglia, Davide ha tenuto quella posizione nelle prime curve, ma poi purtroppo un piccolo errore lo ha portato ad uscire largo in una curva e a mettere le ruote della sua moto su di un punto bagnato del circuito. Davide è scivolato ed ha sfortunatamente terminato la sua gara già al primo giro.

Gara 2 – La seconda manche, ridotta a 15 giri dopo essere stata dichiarata ‘wet’, è cominciata sotto una pioggia battente, ma è stata fermata al terzo giro, quando Guintoli, che era in testa alla corsa, ha alzato la mano. Dopo una sosta al box, di circa un’ora, la gara è ripartita per la seconda volta, accorciata a soli 10 giri. Davide era quinto nella prima fase, dietro a Lowes e Melandri mentre Davies si trovava settimo, alle spalle di Baz. Dopo la seconda partenza Giugliano ha spinto forte per poter passare prima Lowes e poi Melandri e per poi conquistare il terzo posto nel corso del settimo giro. Il pilota italiano ha gestito molto bene l’ultima fase della manche che gli ha consentito di tagliare il traguardo in terza posizione finale ed ottenere il primo podio della stagione 2014 per il team Ducati Superbike! Davies, staccato di qualche secondo sia dai piloti che lo precedevano sia da quelli che lo seguivano ha terminato la sua gara in ottava posizione finale.

Dopo i primi tre round del campionato 2014, Giugliano è sesto nella classifica generale, con 59 punti, seguito da Davies, settimo con 47 punti. Ducati è quinta nella classifica costruttori (73 punti).

Dichiarazioni dopo le gare di oggi:

Davide Giugliano (Ducati Superbike Team #34) – DNF, 3°
 “Una domenica molto difficile. Potevo fare molto bene sull’asciutto, eravamo veloci, ma purtroppo la scivolata in gara 1 ha compromesso un po’ tutto, anche dal punto di vista fisico. Poi la pioggia ha condizionato la manche successiva. E’ stato difficile mantenere la concentrazione dopo tutto quello che era successo e dopo la lunghissima pausa, ma comunque alla fine è andato tutto bene. Un  podio ci voleva, era importante per il team, per gli sponsor, per i tifosi  ed  è importante per il nostro morale. Adesso andiamo a Imola, una delle mie piste preferite dove secondo me possiamo fare molto bene.”

Chaz Davies (Ducati Superbike Team #7) – 7°, 8°
“Non è stato un weekend facile, abbiamo avuto qualche problema di chattering all’anteriore tutto il weekend. In gara 1 abbiamo usato la gomma morbida, che si è comportata bene nonostante le basse temperature ma verso la fine avevo perso un po’ di trazione. La pioggia poi ha condizionato gara 2, non mi trovavo male, è stato più un fattore di confidenza. E’ la prima gara che faccio con questa moto con il bagnato e ho bisogno di più tempo per capire il limite.”

Ernesto Marinelli – Ducati Superbike Project Director
“Questo primo podio è molto importante perché corona parte del grande impegno e del lavoro che i ragazzi di Ducati Corse fanno senza tregua a casa. Davide ha fatto una seconda manche molto bilanciata, seppur di attacco, in condizioni sicuramenti difficili. Peccato che un piccolo errore in gara 1 gli sia costato molto caro. Il Team ha lavorato molto bene e siamo riusciti ad essere competitivi anche qui ad Assen segno che la direzione che stiamo seguendo è quella giusta. Il primo podio del 2014 è finalmente arrivato e dobbiamo lavorare ancora più duramente per migliorare ancora.”

Secondo posto per Ondrej Jezek sul circuito di Assen. Quinto Leandro Mercado


Assen, 28 aprile 2014. Si conclude con un fantastico podio di Ondrej Jezek il secondo round stagionale della Coppa del Mondo STK 1000 sul circuito di Assen. La forte pioggia caduta sulla pista olandese non intimorisce il portacolori del Barni Racing Team che, dopo lo sfortunato inizio di stagione ad Aragon, ottiene il suo riscatto, conquistando uno splendido secondo posto e dimostrando di essere un pilota molto veloce anche sotto l’acqua.
Dieci giri con il fiato sospeso percorsi dal ceco Ondrej senza commettere errori, gli fanno segnare il giro veloce della gara e conquistare il suo primo podio stagionale in sella alla performante Ducati 1199 Panigale R. Chiude in quinta posizione il compagno di squadra Leandro Mercado; velocissimo durante tutto il weekend su pista asciutta, Leandro, all’esordio sull’acqua con la Ducati, si assicura punti importanti in ottica di campionato e si conferma leader della classifica generale. Il prossimo emozionante round avrà luogo tra due settimane all’Autodromo di Imola.

Ondrej Jezek #69
“Considerando le condizioni atmosferiche che si sono presentate, qui ad Assen è andato tutto alla grande. Sono stato prudente per i primi due giri poi ho preso confidenza passando prima Savadori e poi Lussiana. La pista era davvero scivolosa, infatti, “Smith”, il pilota davanti a me, è caduto dopo pochi giri. Ho cercato di mantenere la concentrazione e di difendere la mia posizione facendo segnare anche il giro veloce della gara. Oggi Valk era imprendibile perciò sono molto contento di questo risultato, per me è come una vittoria. Ringrazio tutto il team per l’ottimo lavoro fatto durante il weekend e non vedo l’ora della prossima gara”.

Leandro Mercado #36
“Era la prima volta per me sull’acqua con la Ducati. E’ stata una gara molto difficile con condizioni di grip davvero precarie ma sono comunque contento dei punti presi e di essere ancora primo nella classifica generale. Ora ci dobbiamo concentrare in vista della prossima gara di Imola perchè sarà fondamentale ritornare sul podio. Ringrazio tutto il tieam per il grande lavoro svolto”.

Marco Barnabò - All manager
“Sono molto contento dei risultati che abbiamo ottenuto qui ad Assen. Purtroppo in gara abbiamo trovato delle condizioni climatiche completamente differenti dai giorni precedenti e, nonostante il pochissimo tempo a disposizione per modificare il set up delle moto, siamo riusciti a conquistare un bellissimo podio e punti importanti in ottica di campionato. Faccio i complimenti a Ondrej, a Leandro e a tutto il team per l’ottimo lavoro svolto. Ringrazio la Ducati per il supporto e tutti i nostri sponsor”.

Dominio di Leandro Mercado nella gara di Aragon



Aragon, 14 aprile 2014. Pole position, giro veloce e vittoria in solitaria, questo è il conto salato che Leandro “Tati” Mercado presenta a tutti i suoi avversari in occasione della prima gara stagionale della Coppa FIM Superstock 1000 al Motorland Aragon. Un weekend perfetto per l’argentino del Barni Racing Team che, in sella alla velocissima Ducati 1199 Panigale sapientemente preparata dai tecnici del team bergamasco, mette nero su bianco che sarà lui uno dei grandi protagonisti della stagione 2014. Tredici giri dominati in prima posizione e che hanno visto Leandro Mercado transitare sul traguardo con più di 5 secondi di vantaggio su Lorenzo Savadori (Kawasaki).

Gara sfortunata, invece, per il compagno di squadra Ondřej Ježek che si è dovuto fermare anzitempo per un problema alla gomma posteriore mentre si trovava in quarta posizione; un vero peccato perchè il pilota ceco aveva dimostrato fin dai primi turni di libere di essere molto veloce ottenendo il secondo tempo nel turno di qualifiche.

Leandro Mercado #36
“E’ stato un weekend bellissimo, prima con la pole position e oggi con la vittoria della gara. Sono molto felice di aver vinto la prima gara con la Ducati e voglio ringraziare il team perchè ha fatto un lavoro perfetto. Nonostante il grip, siamo riusciti a mantenere la concentrazione e il ritmo costante per tutti i giri vincendo una gara bellissima”.

Ondřej Ježek #69
“Oggi mi è successo tutto quello che poteva succedermi. Già in griglia mi si è rotta la chiusura del casco e dopo pochissimi giri, un problema alla gomma posteriore, mi ha obbligato al rientro nei box per la sostituzione del pneumatico. Tornato in pista i miei tempi erano molto buoni ma ho forzato il ritmo e sono incappato in una scivolata. Sono comunque riuscito a chiudere la gara con un giro in meno. Ovviamente sono un pò deluso perchè sono stato veloce per tutto il weekend e potevo ottenere degli ottimi risultati anche in gara. Voglio ringraziare la squadra per l’ottimo lavoro e fare i complimenti a Leandro per la vittoria”.

Marco Barnabo’ - All manager
“Sono soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo, dobbiamo continuare in questa direzione per migliorare ulteriormente. C’è stato fin da subito un buon feeling tra la squadra e i nuovi piloti e questo è molto positivo. Sono contento per la vittoria di Mercado ma allo stesso tempo sono dispiaciuto per l’inconveniente capitato a Jezek; un vero peccato perchè sarebbe stato tra i protagonisti della gara. Ringrazio tutto il team per l’ottimo lavoro svolto durante il weekend, la Ducati per il supporto e tutti i nostri sponsor”.

La Ducati sul podio. Una caduta per Crutchlow.



Giornata piena di emozioni per il Ducati Team sul tracciato texano del Circuit of the Americas, sede del secondo round del Mondiale MotoGP. Partito dal decimo posto in griglia, Andrea Dovizioso ha gestito i 21 giri della gara in modo magistrale, concludendo la gara texana al terzo posto, il suo miglior risultato da quando corre con la squadra di Borgo Panigale. Era dal settembre 2012 che un pilota Ducati non saliva sul podio.

Più complicata invece la giornata del suo compagno di squadra Cal Crutchlow. Il britannico, partito dalla settima posizione in griglia, dopo tre giri era già risalito fino al quarto posto, ma dopo aver sentito una forte vibrazione al retrotreno della sua Desmosedici GP14 è rientrato ai box per cambiare la gomma posteriore. La gara di Cal è finita purtroppo due giri più tardi quando ha fatto un brutto ‘high-side’ alla seconda curva, cadendo pesantemente e ferendosi alla mano destra.

Trasportato immediatamente al Centro Medico del circuito, gli è stata diagnosticata una lussazione del mignolo della mano destra, oltre a diverse altre contusioni. Il pilota inglese volerà domani a San Diego per farsi visitare da uno specialista di fiducia, ma non ci dovrebbero essere problemi per il suo rientro in pista fra due settimane sulla nuova pista di Termas de Rio Hondo, in Argentina.
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Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 3°
“Sono molto contento di come ho gestito la gara perché all’inizio non avevo il passo giusto. Però ho mantenuto la calma ed un ritmo costante, e questo ha pagato perché non ho stressato troppo le gomme. Le mie prestazioni sono poi calate ma evidentemente meno di quelle degli altri piloti con cui ero in lotta e questo mi ha permesso di arrivare a fine gara in buone condizioni. Sono quindi riuscito ad ottenere un piccolo gap su Bradl e Smith, che mi ha consentito di tagliare il traguardo con quasi due secondi di vantaggio su di loro. Sono molto contento di questo risultato per il mio team. E’ un anno che stiamo lavorando sodo e soffrendo tanto, e non siamo ancora veloci come vorremmo. Ottenere un risultato del genere in questo momento della stagione è molto importante, anche per tutti gli ingegneri e i meccanici in reparto a Bologna, che stanno lavorando veramente tanto per migliorare la competitività della Desmosedici.”

Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – ritirato
“Ero molto fiducioso, ma purtroppo ho avuto un problema alla gomma posteriore quasi subito: sentivo delle vibrazioni e stavano peggiorando giro dopo giro e quindi ho deciso di rientrare ai box per cambiare la gomma. Dato che non eravamo neanche a metà gara, la squadra ha deciso di montare una gomma morbida e appena rientrato in pista ho iniziato a girare forte, anche se probabilmente non sarei riuscito a prendere punti. Poi purtroppo credo di aver preso una buca che ha scomposto la moto. Sembrava una scivolata come le altre, ma la moto mi ha travolto, scaraventandomi in terra dopo un high-side. Ho battuto pesantemente la mano, che si è gonfiata moltissimo e mi sono anche lussato un dito. Mi dispiace per la squadra, ma sono molto felice per il podio di Andrea dopo tutto il lavoro svolto questo inverno dai ragazzi di Ducati Corse.”

Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse)
“E’ stato un buon risultato per la squadra, in qualche modo inaspettato dopo le qualifiche di ieri. Andrea ha fatto veramente una gran bella gara, gestita in modo intelligente ed ha riportato finalmente una Ducati sul podio. Purtroppo Cal ha avuto invece dei problemi con una vibrazione al posteriore della sua moto e successivamente è incappato in una caduta, dopo essersi fermato ai box per sostituire lo pneumatico posteriore. Per fortuna sembra che le condizioni della sua mano destra non siano troppo serie e che Cal quindi potrà essere regolarmente al via in Argentina tra due settimane. Dopo il tanto lavoro che abbiamo svolto negli ultimi mesi, finalmente oggi è arrivato un risultato positivo e quindi voglio ringraziare tutti i ragazzi di Ducati Corse per il loro grande impegno in pista e in reparto a Bologna.”

Il Ducati Team desidera esprimere le sue più sentite condoglianze alla famiglia ed agli amici del pilota Emanuele Cassani, tragicamente scomparso oggi in un incidente sul circuito di Misano Adriatico.

Il Ducati Superbike Team al Motorland Aragon



Gara 1 – secondo il nuovo orario, la prima delle due manche è iniziata alle 10.30 di questa mattina  su un asfalto ancora abbastanza freddo (16°C). Giugliano, partendo dalla quarta posizione in griglia, è scattato molto bene ed era terzo alla fine del primo giro, alle spalle delle due Kawasaki di Sykes e Baz. Davide ha passato Baz al 3° giro, continuando a battagliare con il francese anche nel corso delle successive tornate. Il pilota Ducati Superbike ha tenuto la terza posizione per tutta la fase centrale della gara, sino al ultimo giro, quando Rea lo ha raggiunto e superato nel lungo rettilineo. Cercando di riprendere la terza posizione nelle ultime curve, c’è stato contatto fra Giugliano ed il pilota inglese e purtroppo è stato il pilota italiano ad avere la peggio ed è caduto. Davide è riuscito a tornare subito in sella e ripartire tagliando il traguardo in ottava posizione finale. Chaz, sesto in griglia, si trovava settimo dopo le prime curve. Ha avuto nel mirino le due Aprilia di Melandri e Guintoli, ed è riuscito a sorpassare entrambi i piloti a metà della gara. Dopo essere stato quinto sino al 13esimo giro, ha poi chiuso la gara in quarta posizione finale.

Gara 2 – viste le condizioni più calde della pista, entrambi i piloti Ducati, così come quasi tutti i piloti Superbike, hanno cambiato tipo di gomma per la seconda manche, optando per la soluzione più morbida. Ancora una volta Giugliano è partito forte ed era quarto alla fine del primo giro. Davies, settimo nelle prime curve, ha sorpassato le due Aprilia per posizionarsi quinto alle spalle del suo compagno di squadra . Al secondo giro Chaz ha fatto registrare il giro più veloce della gara, guadagnando il suo secondo premio Pirelli ‘best lap’ della stagione (1’57.982). Purtroppo, solo un paio di giri dopo è stato vittima di una caduta e sfortunatamente non ha potuto proseguire. Giugliano era sesto a metà gara, staccato di qualche secondo dai piloti che lo precedevano. Nell’ultima fase della manche il calo di grip ha limitato la fase di uscita di curva ed il pilota italiano ha chiuso la sua gara in settima posizione.

Alla conclusione del secondo evento della stagione, Giugliano è settimo nella classifica generale, con 43 punti; Davies si trova ottavo con 30 punti. Ducati è quinta nella classifica costruttori (48 punti).

Dichiarazioni dopo le gare di oggi:

Chaz Davies (Ducati Superbike Team #7) – 4°, DNF
“La prima manche non è andata come speravo, nonostante  la posizione finale. Sono partito male e poi sono rimasto dietro alle due Aprilia per tanti giri. Sono riuscito finalmente a passarle ma poi nell’ultima fase c’è stato un calo nelle prestazioni della gomma, quindi non potevo fare di più. Abbiamo fatto qualche modifica prima della seconda manche, ma la moto mi sembrava un po’ nervosa fin dall’inizio. Stavo provando a conservare le gomme per la fase finale ma purtroppo ho perso trazione all’anteriore e sono scivolato. Per qualche motivo i marshall non mi hanno permesso di tornare in pista, anche se la moto era accesa. E’ stata una giornata di gare alquanto deludente perché penso che sia io che Davide eravamo in grado di salire sul podio. Abbiamo comunque raccolto tanti dati importanti e adesso andiamo verso circuiti che forse ci sono più favorevoli.”

Davide Giugliano (Ducati Superbike Team #34) – 8°, 7°
“E’ stato un weekend abbastanza impegnativo per noi. Stamattina avevamo delle buone possibilità di fare bene, non potevamo battere le Kawasaki che qui sono state molto veloci ma il podio era alla nostra portata. Purtroppo quel contatto con Rea mi ha escluso dal podio. Nella seconda manche ho faticato tanto; le condizioni erano più calde e la gomma posteriore diversa non ci ha facilitato. Ma questa era per noi la pista più ostica e quindi non possiamo essere altro che soddisfatti – se la nostra moto è cresciuta così tanto da poter finire così vicino ai primi in gara uno, dobbiamo essere fiduciosi per i prossimi round. Il mio team ha lavorato davvero bene e la moto è sempre stata facile da guidare. Ringrazio  tutto il team e tutti i ragazzi della Ducati per il lavoro che hanno fatto.”

Ernesto Marinelli – Ducati Superbike Project Director
“Sicuramente andiamo via con un po’ di amarezza, abbiamo davvero sfiorato il podio di poco. Sapevamo che questa era una pista ostica per noi ma rispetto allo scorso anno il gap in rettilineo è stato quasi dimezzato e abbiamo comunque portato a casa punti preziosi. Davide e Chaz hanno dimostrato che possiamo lottare per le posizioni che contano e quindi faremo tesoro dei dati acquisiti questo weekend e ci metteremo subito al lavoro per i prossimi appuntamenti.”

Fantastico esordio al Mugello per il Barni Racing Team



Mugello, 7 aprile 2014. Si è concluso sul tracciato del Mugello il primo appuntamento del Campionato Italiano Velocità categoria Superbike. I piloti del Barni Racing Team, Ivan Goi e Manuel Poggiali, hanno saputo regalare due gare mozzafiato dimostrando di essere assoluti protagonisti della stagione 2014.
La pioggia caduta venerdì e sabato mattina ha rimescolato le carte in tavola rilegando, alla fine dei due turni di cronometrate, in sesta posizione (Ivan Goi) e in diciannovesima posizione (Manuel Poggiali). Il grande lavoro svolto dai tecnici del team bergamasco insieme agli ingegneri della Michelin ha portato subito risultati importanti consentendo di conquistare in gara 1 un ottimo secondo posto per Ivan Goi e il sesto per Manuel Poggiali. La gara viene interrotta a tre giri dalla fine per una caduta mentre Goi stava visibilmente recuperando il gap nei confronti dal vincitore della manche Matteo Baiocco (Ducati). Domenica, tornato finalmente il sole sul fantastico circuito del Mugello, i portacolori del Barni Racing Team, in occasione di gara 2, si sono superati emozionando tutti i presenti con una gara da cardiopalma. Ivan Goi, dopo un’ottima partenza, si aggancia subito al duo di testa (Baiocco Ducati e Polita BMW) seguito dal compagno di squadra Manuel Poggiali che in poche curve recupera ben “15” posizioni. Al nono passaggio Goi prende la testa della gara e impostando un ritmo serrato, porta a casa la prima fantastica vittoria stagionale e la leadership del Campionato. Chiude al quarto posto, dopo una gara d’autore, Manuel Poggiali che ha saputo concretizzare due risultati di rilievo nonostante partisse dalla diciannovesima posizione.

Ivan Goi #12
“All’inizio è stato un po’ difficile districarsi dalla bagarre ma volevo vincere, già ieri mi sentivo in condizione di farlo. Quando, al terzo giro, ho visto che Baiocco e Polita avevano guadagnato un po’ di vantaggio, ho temuto che si potesse ripetere il copione del sabato e ho immediatamente attaccato, riducendo subito il margine. Così ho raggiunto Baiocco e ho avuto l’impressione che mi abbia lasciato passare (come avrei fatto io nei suoi panni) per studiare le mie mosse e riservarsi per il finale. Da quel momento ho badato però a guidare molto pulito per mantenere il vantaggio sugli inseguitori e questa impostazione si è rivelata vincente. E’ stata una gara bellissima, tutta in rimonta, mi sentivo a posto così ho potuto impostare la mia strategia. Ringrazio la mia squadra e la Michelin che hanno svolto un lavoro egregio”.

Manuel Poggiali #54
“La prima parte di gara è stata perfetta, non avevo scelta, dovevo liberarmi al più presto del gruppo e ci sono riuscito. Una volta inserito nel quartetto di testa ho cominciato a pensare al podio e così ho incrementato il mio ritmo. Mi rendo conto però che guidavo un po’ rigido e questo ha comportato un impegno fisico che mi ha fatto sentire la stanchezza nelle battute decisive. Ho anche tentato il sorpasso su Baiocco ma la non perfetta lucidità mi ha fatto commettere qualche errore. Abbiamo compiuto grandi progressi sulla moto, con un altro turno in più alle spalle avrei potuto guidare con meno sforzo e quindi attaccare il podio ma sono soddisfatto anche dell’impeccabile comportamento degli pneumatici Michelin”.

Marco Barnabo’ - All manager
“Il bilancio di questo primo week end di gare è molto positivo. Stiamo lavorando nella direzione giusta e sono convinto che con Ivan Goi e Manuel Poggiali riusciremo ad ottenere risultati davvero importanti. Faccio i complimenti a Ivan perchè ha condotto una gara da vero protagonista e a Manuel per non aver mollato fino alla fine arrivando a pochi decimi dal podio: se fosse partito più avanti avrebbe lottato anche lui per il podio. Ringrazio la Ducati e la Michelin per il grande supporto che ci stanno fornendo, il team e tutti i nostri sponsor”.

Ciao Genio


"Massimo Tamburini era per chi lo ha conosciuto in Ducati il Maestro". Lo ricorda Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding
"Se n'è andato nella notte tra sabato e domenica e noi tutti lo vogliamo ricordare con un saluto da motociclisti, da appassionati, riconoscenti per il grande contributo che ha lasciato al nostro mondo, al design e alla tecnica della motocicletta, realizzando oggetti immortali e capaci di segnare vere e proprie pietre miliari tra le moto prodotte negli ultimi 50 anni. Io ho avuto la fortuna, giovane laureando in Ingegneria, di laurearmi con una tesi su telaio e forcellone della 916, svolta nel 1989. Poi di osservare, dal 1990 al 1996 cosa per Tamburini significasse sviluppare una moto.

Tamburini ha realizzato , come capo di CRC diverse moto tra il 1986 e il 1996, le più famose delle quali sono il Paso e la straordinaria 916.

Un misto di tecnica e arte, una maniacale attenzione al dettaglio, alla spasmodica ricerca di un livello di qualità e precisione sconosciuta nell'industria a quei tempi. Pretendeva l'impossibile da tutti, dai progettisti a chi realizzava le attrezzature, ma alla fine quando si presentò sul mercato la 916 segnò la storia: una 1000 con le dimensioni di una 125 e uno stile ancora oggi straordinariamente attuale. Sanguigno, romagnolo, tagliava in due i telai quando al collaudo dimensionale non erano conformi. Puro al punto di rifiutarsi di realizzare una versione biposto della 916. Ci rimane questo grande insegnamento: la moto è un sogno, e una Ducati un sogno splendido. Nella memoria di un grandissimo artista, abbiamo la responsabilità di realizzare il suo sogno, e portare in alto nel mondo la bandiera delle due ruote "Made in Italy", con il livello di qualità e perfezione con cui Massimo ci avrebbe "tollerato". Grazie Massimo."

Massimo Tamburini, riminese classe 1943, è stato il direttore tecnico e fondatore della Bimota dal '73. Uscito dalla Bimota nel 1983, dopo una breve parentesi come direttore tecnico del team Gallina (anno 1984), venne assunto in Cagiva nell'85 (allora proprietaria anche del marchio Ducati) e iniziò dirigendo prima il COR, Centro Operativo Rimini, e poi dal '90 anche il Centro Stile del gruppo Cagiva. La sua storia, ma anche una parte importante del suo successo professionale, è legata a Ducati, Nel 1993 aprì il CRC, Centro Ricerche Cagiva, del quale Tamburini prima fu direttore e poi dal ‘97 anche amministratore delegato. Tamburini lascio Castiglioni nel 2008, quando entrano gli americani dell'Harley-Davidson. Per tre anni si impegnò in un patto di non-concorrenza.

Massimo Tamburini ha sempre avuto una gran passione per le corse e per le moto sportive. Basta citare le moto da corsa progettate e realizzate da lui per comprendere la sua passione e il suo grande ingegno: dalla Paton 500 del '73, alle Bimota YB1 250 e 350, HD1 250, HD 350 e 500, fino alla Bimota SB1 500; qualcuno ricorderà la Morbidelli 250 per Giacomo Agostini, poi le YB2 e YB3 250 e 350, la Suzuki 500 GTA del team Gallina con lo sterzo indiretto e progressivo, infine la Cagiva 500 GP dell'89, quella di Mamola, per la sola parte stilistica. Per lui hanno corso Giuseppe Elementi (primo pilota Bimota), poi tra gli altri Cecotto, Villa, Matteoni, Paci, Eckerold, Ferrari, Lucchinelli, Uncini, Fogarty, Bayliss, Scassa.

Tuttavia, decisamente più famose delle moto da corsa sono, in tutto il mondo, le sue moto stradali. La prima fu la Bimota HB1 750 realizzata nel 1973 dopo una caduta a Misano, curva della Quercia, con la sua CB Four personale; probabilmente, non avesse demolito la sua Honda, forse non l'avrebbe ricostruita a suo modo e non sarebbe mai diventato il Tamburini che conosciamo. Da lì la serie delle Bimota: SB2 750 ('77), KB1 900 ('78) e poi 1000, SB3, KB2 500, HB2 900, KB3, SB4, HB3 1100. Del 1985 è la Cagiva Aletta oro 125, e l'anno dopo arriva per il gruppo Cagiva la Ducati Paso 750, la prima stradale con carrozzeria integrale. Seguono la Freccia C9 125, la C10 nell'88 e nel 1990 la favolosa Mito. Ma il capolavoro indiscusso di Tamburini arriva nel 1993, l'innovativa Ducati 916, per molti il più grande capolavoro del mondo motociclistico; nel '95 venne prodotta la 748 e nel '95 la Cagiva Canyon 900. Poi le moto marchiate MV: nel 1997 la F4 750 Oro e l'anno dopo la S, nel 2000 la Brutale Oro seguita ancora dalla S, nel 2002 la F4 1000 Ago (poi S, Tamburini e Senna), nel 2007 la F4 1078 Claudio Castiglioni; e infine la Husqvarna STR 650 Super Motard.

Tante le ideazioni tecniche innovative firmate da Massimo. Tra loro, la prima moto con sospensione posteriore a geometria progressiva (1975), il primo forcellone a Boomerang (1976), la prima moto in produzione con telaio perimetrale (1978). Alla base della sua progettazione c'è sempre stata la compattezza, l'evoluzione costante, la leggerezza, la bellezza. Alle moto si aggiungono tanti brevetti per manubri e pedane a regolazione di assetto, sterzo monolitico regolabile nell'angolo di sterzo, ammortizzatori di sterzo trasversali, sistemi rapidi di fissaggio ecc.

Con Massimo Tamburini se ne va un pezzo importante della nostra storia, un grande appassionato e un tecnico di eccellenza.

Ciao Maestro!

Il Team Barni al via del CIV 2014




Il conto alla rovescia è cominciato. Sabato 5 e domenica 6 scatterà all’Autodromo Internazionale del Mugello la stagione tricolore, con i primi due round del Campionato Italiano Velocità.
Il Barni Racing Team, dopo aver conquistato la scorsa stagione il 4° titolo nazionale piloti nella categoria Superbike ed il 5° titolo Team Superbike, si presenta carico e deciso a replicare i risultati ottenuti schierando due piloti di riferimento: Ivan Goi e Manuel Poggiali.

Il CiV, con un totale di 150 iscritti e con la presenza di tutte le principali case costruttrici nella categoria Superbike, si riconferma un campionato di successo e di grande interesse mediatico. Cresce la visibilità televisiva, con la diretta delle gare sia al sabato che alla domenica su AutoMotoTv e l’accordo con SKY per la diretta della Moto3 sul canale dedicato ai motori Sky Sport MotoGP HD.

Il format del campionato resta invariato con 10 round su cinque fine settimana. Il programma gare del week end prevede nella giornata di venerdì un turno di prove libere (dalle 11.30 alle 12.05) e uno di qualifiche ufficiali (dalle 16.40 alle 17.10), mentre nella giornata di sabato è previsto (dalle 9.50 alle 10.20) il secondo e decisivo turno di qualifiche ufficiali. Sempre nella giornata di sabato prenderà il via gara 1 alle ore 15.00 mentre domenica, gara 2 scatterà alle ore 14.45.

Tutto pronto dunque per un inzio di campionato sfavillante!

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Calendario gare 2014

05-06/04/2014 CIV Round 1/2 MUGELLO
17-18/05/2014 CIV Round 3/4 VALLELUNGA
07-08/06/2014 CIV Round 5/6 IMOLA
26-27/07/2014 CIV Round 7/8 MISANO
27-28/09/2014 CIV Round 9/10 MUGELLO

Team Barni | Test pre campionato sul circuito di Imola



Imola 31 marzo 2014. Si sono svolti venerdì e sabato sul tecnico e affascinante circuito di Imola, due giorni di test ufficiali organizzati dal Campionato Italiano Velocità. Sole e temperature primaverili hanno permesso ai portacolori del Barni Racing Team, Ivan Goi e Manuel Poggiali, di ottenere fin da subito ottimi risultati lavorando in stretta collaborazione con i tecnici della Michelin. Una due giorni molto positiva che fa da apripista alla stagione agonistica 2014 e che il prossimo week end prenderà definitivamente il via sul circuito toscano del Mugello.
Approfittando della presenza del team in circuito, nella giornata di domenica sono scesi in pista anche Tati Mercado e Ondrej Jezek per continuare lo sviluppo intrapreso a inizio mese nei test di Aragon.

Marco Barnabò - All manager
"Sono stati tre giorni molto proficui che ci hanno consentito di ottenere dei riscontri molto positivi. Con Michelin stiamo facendo un ottimo lavoro e il feed back da parte di Goi e Poggiali è ottimo. Stiamo andando nella direzione giusta e sono convinto che al Mugello, per la prima del CiV, saremo molto competitivi. Sul fronte WSTK 1000 siamo forse più avanti dal punto di vista dello sviluppo, Mercado e Jezek sono stati davvero veloci sia sul giro singolo che sul passo gara. Ringrazio la Michelin per il supporto che ci sta fornendo e tutti nostri sponsor".

Ivan Goi #12
"Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto questi due giorni. Abbiamo provato diverse soluzioni e i riscontri cronometrici ci hanno dato ragione. Mi sento in forma, pronto ad affrontare questa nuova stagione e sono convinto che la prossima settimana al Mugello potrò dire la mia”.

Manuel Poggiali #54
“E’ stato un test molto positivo. Siamo stati veloci fin da subito e abbiamo ottenuto riscontri davvero positivi. Nonostante il traffico presente in pista siamo riusciti a portare a termine tutto il lavoro in programma e, grazie al lavoro del team e al supporto della Michelin, abbiamo trovato delle soluzioni interessanti che sfrutteremo come base di partenza settimana prossima al Mugello. Possiamo sicuramente migliorare ulteriormente, ma come inizio non posso che essere felice”.