IL DUCATI TEAM TORNA NEL VECCHIO CONTINENTE PER IL GP DELLA REPUBBLICA CECA.



Dopo aver archiviato a Indianapolis la prima gara dell'impegnativa tripletta di agosto, il Ducati Team torna in Europa, nella Repubblica Ceca, per l’undicesimo appuntamento del Mondiale MotoGP in programma sull’Automotodrom di Brno.

Il tracciato, costruito a metà degli anni ’80, offre uno scenario davvero unico per le squadre, i piloti ed il pubblico, e le sue caratteristiche principali sono un susseguirsi di curve con raggio diverso, insieme a numerose salite e discese ripide. Veloce, scorrevole, con traiettorie larghe, il circuito di Brno è uno dei tracciati presenti nel calendario più apprezzati dai piloti.

Entrambi i piloti del Ducati Team sono saliti una volta sul podio in MotoGP nella gara della Repubblica Ceca: Andrea Dovizioso è arrivato secondo nel 2011, e il suo compagno di squadra Nicky Hayden terzo nel 2007. Il pilota italiano ha anche tre secondi posti all’attivo nelle categorie 125 e 250cc.

Andrea Dovizioso – Ducati Team
“Brno è una pista molto bella e molto difficile. È un circuito molto diverso da Indianapolis e sarà interessante vedere come va la mia Ducati su questa pista. Mi piace la configurazione ‘saliscendi’ di questo tracciato, e sono contento di tornare a correre subito dopo la gara di Indianapolis. Però, anche se ho fatto diversi podi a Brno nel passato, non è comunque una delle mie piste preferite.”

Nicky Hayden – Ducati Team
“L’anno scorso non ho preso parte nella gara di Brno a causa di un infortunio ma è una delle migliori piste del campionato. E’ molto larga e veloce e mi piace davvero. Siamo molto impegnati in questo periodo, in mezzo a una difficile tripletta, ma non è un segreto per nessuno che a me piace correre quando ci sono gare in rapida successione. Ci aspetta un altro weekend impegnativo in Repubblica Ceca, ma come sempre cercheremo di dare il massimo.”

Vittoriano Guareschi – Team Manager
“Dopo Indianapolis andiamo direttamente a Brno, una pista piena di saliscendi e per certi aspetto molto simile al Mugello. Dopo la gara americana sappiamo che i nostri piloti sono molto motivati! Brno è una pista che conosciamo molto bene e quindi sarà importante per noi iniziare con il piede giusto già dalle prime prove del venerdì.”

I primati di Brno
Giro più veloce: Jorge Lorenzo (Yamaha – 2009), 1’56.670 (166,716 Km/h)
Qualifiche: Jorge Lorenzo (Yamaha – 2012), 1’55.799 (167,970 Km/h)
Lunghezza pista: 5.403 km
Lunghezza gara: 22 giri (118,866 km)
Inizio gara: 14.00

Così nel 2012
Podio: 1° Dani Pedrosa (Honda), 2° Jorge Lorenzo (Yamaha), 3° Cal Crutchlow (Yamaha)
Pole: Jorge Lorenzo (Yamaha) 1’55.799 (167,970 Km/h)

Il Ducati Team a Brno (miglior risultato)
2012: 7° (Rossi)
2011: 6° (Rossi)
2010: 3° (Stoner)
2009: 6° (Hayden)
2008: 7° (Melandri)
2007: 1° (Stoner)
2006: 1° (Capirossi)
2005: 2° (Capirossi)
2004: 5° (Capirossi)
2003: 3° (Bayliss)

Ducati Team – Info

Andrea Dovizioso
Moto: Ducati Team Desmosedici GP13
Numero di gara: 04
Età: 27 (nato il 23 marzo 1986 a Forlimpopoli, Italia)
Residenza: Forlì, Italia
Gare: 196 (98 x MotoGP, 49 x 250cc, 49 x 125cc)
Primo GP: 2001 Gran Premio d’Italia (125cc)
Vittorie: 10 (1 x MotoGP, 4 x 250cc, 5 x 125cc)
Prima vittoria: 2004 Gran Premio di Sudafrica (125cc)
Pole: 14 (1 x MotoGP, 4 x 250cc, 9 x 125cc)
Prima pole: 2003 Gran Premio di Francia (125cc)
Titoli Mondiali: 1 (1 x 125cc)

I risultati di Dovizioso a Brno (MotoGP)
2012: qualifica 5°; gara 4°
2011: qualifica 7°; gara 2°
2010: qualifica 6°; gara – ritirato
2009: qualifica 6°; gara 4°
2008: qualifica 14°; gara 9°

I risultati di Dovizioso a Brno (250cc)
2007: qualifica 3°; gara 2°
2006: qualifica 2°; gara 2°
2005: qualifica 4°; gara 6°

I risultati di Dovizioso a Brno (125cc)
2004: qualifica 2°; gara 2°
2003: qualifica 10°; gara 6°
2002: qualifica 21°; gara 21°

Nicky Hayden
Moto: Ducati Team Desmosedici GP13
Numero di gara: 69
Età: 31 (nato il 20 luglio 1981 a Owensboro, Kentucky, negli Stati Uniti)
Residenza: Owensboro (Kentucky, Stati Uniti)
Gare: 176 (176 x MotoGP)
Primo GP: 2003 Gran Premio del Giappone (MotoGP)
Vittorie: 3 (3 x MotoGP)
Prima vittoria: 2005 Gran Premio degli Stati Uniti (MotoGP)
Pole: 5 (5 x MotoGP)
Prima pole: 2005 Gran Premio degli Stati Uniti (MotoGP)
Titoli Mondiali: 1 (6 x MotoGP, 2006)

I risultati di Hayden a Brno (MotoGP)
2012: qualifica – ; gara –  
2011: qualifica 9°; gara 7°
2010: qualifica 8°; gara 6°
2009: qualifica 8°; gara 6°
2008: qualifica – ; gara –
2007: qualifica 2°; gara 3°
2006: qualifica 4°; gara 9°
2005: qualifica 2°; gara 5°
2004: qualifica 7°; gara – ritirato
2003: qualifica 7°; gara 6°

MotoGP Indianapolis: la pagella del Dicos



MARC MARQUEZ 10: Gli States esaltano le doti di MM93 ed arriva così il terzo successo sul nuovo mondo, il quarto stagionale. Lo spagnolo ha dominato sin dal primo turno. In gara, complice una partenza non perfetta, ha lasciato sfogare gli avversari connazionali, per poi salutarli ed arrivare al traguardo in solitaria. La padronanza del mezzo e la capacità di lettura delle gara che possiede, sono tipiche di chi ha molti anni alle spalle nella massima serie. Invece parliamo di un rookie, di un ragazzo che a soli vent’anni incanta, vince e diverte. Marquez non è l’erede di nessuno: è semplicemente lui. Chapeau!

DANI PEDROSA 7: La piazza conquistata farebbe propendere per un voto più alto, ma l’ennesima batosta rimediata contro il più giovane ed inesperto compagno di squadra, fa abbassare la valutazione. Si conferma l’eterno secondo, il pilota del vorrei, potrei, ma non raccolgo. Se dopo otto anni di Hrc ufficiale si addebitasse alla sola sfortuna la circostanza che nessun titolo è stato conquistato dal fantino di Sabadell, si farebbe un torto alla malasorte. La verità è che per vincere non basta cavalcare la migliore moto o avere le migliori intenzioni. Bisogna anche essere i migliori in pista sempre. Dani non lo è stato ieri, non lo è oggi. Perdente di lusso!

JORGE LORENZO 8,5: Nonostante l’inferiorità tecnica, Green Mamba lotta come un leone e cerca in tutti i modi per rendere difficile la vita a Magic Marquez. Deve arrendersi all’azione del binomio Honda, ma ha venduto cara la pelle. Un gradino del podio che tiene ancora accese le speranze di vittoria finale. Stoico!

VALENTINO ROSSI 6,5: Nelle ultime tornate mette una pezza a quello che altrimenti sarebbe stato un fine settimana disastroso. Dopo le peggiori qualifiche dell’anno, sfrutta al meglio la capacità della sua M1 di non usurare troppo le gomme. Belli i sorpassi compiuti a danno dei privati Bautista e Crutchlow. Qualcuno ha parlato di grande rimonta, ed effettivamente la rimonta c’è stata. Di solito, però, le rimonte diventano grandi quando si sale su almeno un gradino del podio. La verità è che una volta svuotata l’infermeria (Spies, poverino, oramai non fa più testo) Rossi è tornato ad essere l’ultimo rider delle quattro moto buone. Il resto sono solo urla per rendere meno amara la pillola. Venti secondi dal primo, quindici dall’acciaccato compagno di team sono numeri che lasciano spazio a poche interpretazioni. Medaglia di legno!

CAL CRUTCHLOW 6: Il prossimo pilota della Ducati raccoglie meno di quanto ha lasciato immaginare durante le prove. Non bisogna dimenticare che cavalca una sella privata. Bravino!

ALVARO BAUTISTA 6: Veloce e combattivo, lo spagnolo anche se ha perso il duello con Valentino e Cal, è stato autore di una buona prova. Volitivo!

DERBY DOVI-NICKY: La divagazione finale stile indoor-cross del duo ufficiale rosso è la fotografia, brutta, del momento che vivono nel box Ducati. Dispiacere!

HONDA 10: Un missile perforante!

YAMAHA 8: Anemica!

DUCATI 4: Sveglia!

GARA 5: Meno soporifera del solito….

SOCIAL NETWORK: Da quando nelle case degli italiani è entrato internet, il mondo, seppur virtuale, è diventato senza barriere. Tutti possono dialogare con quasi tutti attraverso i social network. Nella mia professione i vantaggi sono notevoli, perché si ha la possibilità di farsi leggere da chiunque e si ha modo di dialogare direttamente con i propri lettori. Adoro lo scambio d’opinioni ed il ragionare con chi condivide la mia passione, ma ha idee diverse. Mi piace perché ho modo di crescere, poichè credo che ascoltando gli altri posso verificare la validità di ciò che penso. Devo confessare che tante volte mi sono dovuto ricredere e ringrazio chi mi ha aiutato a migliorare. Così ho anche conosciuto di persona i miei lettori, cosa straordinaria. Tutto questo, però, funziona se si ha rispetto reciproco, se si accettano ragionamenti “diversi”. Qualche volta mi sono imbattuto nei famosi leoni da tastiera, veri professionisti dell’offesa. Fa parte del gioco. Cerco di capire le loro ragioni e laddove è possibile dall’offesa siamo passati al rispetto. Purtroppo in alcuni casi l’offesa è rimasta tale; evidentemente uno dei due è a corto di argomenti. Nei miei articoli o servizi video ho sempre portato rispetto verso tutti. Questo perché se si vuole rispetto, bisogna prima di tutto rispettare. Un giornalista per me deve comunicare prima la notizia nuda e cruda, poi esprimere senza nascondersi, il proprio punta di vista. 
E’ naturale che se affermi che la Ducati è una moto di merda, se dici che Stoner è una persona irascibile depressa che non manca a nessuno, se dai ad un collega del portaborse al servizio di un’azienda condannata per evasione fiscale, se urli a corrente conveniente “o hai un team disastroso o è un complotto oppure sei tu che non vai”, ci siano delle critiche. Si chiama democrazia, risposta all’indecenza. L’importante è farlo educatamente. Si vuole evitare l’indecenza per il bene nostro e dei nostri figli? Bene, iniziamo a dare l’esempio. Ho sempre preferito l’odio che mi rispetta all’amore che m’insulta. In fondo soltanto quelli che sanno odiare sanno anche amare. Vogliamo un mondo virtuale migliore? Bene ascoltiamo e confrontiamoci garbatamente con tutti, senza preclusione alcuna. Soprattutto smettiamola di fare i professorini da tastiera o monitor che sia. 

PAROLE D’AMORE: “Se Pedrosa fosse arrivato solo terzo avrebbe dovuto suicidarsi”. Ecco l’esempio di chi semina vento. Lo stesso, tra l’altro ha gioito per un quarto posto….Da suicidio la terza piazza, da urlo la quarta. Strana logica!

L’EDITTO DI FUORI GIRI: GiorgioTerruzzi non perde occasione per sminuire Stoner. Ecco cosa ha affermato con tono greve: “Che non disturbino con Stoner questo ragazzino…che non facciano casino alla Honda”. Scusi Terruzzi, ma Casey cosa le ha fatto? Suvvia, si faccia una ragione che il Canguro Mannaro è il pupillo di Shuhei Nakamoto e che per sviluppare le loro moto la Honda chiama lui. Comprendo il proferire le proprie idee, ma questo è accanimento. Altrimenti sorge lecito il dubbio che l’astio che lei prova verso l’australiano nasca dal fatto che lui è riuscito in Ducati laddove altri hanno fallito miseramente. Inoltre, secondo me, a Fuori Giri dovrebbero essere meno livorosi verso alcuni piloti. Certe frasi sentite sono semplicemente Fuori Rispetto. Altrimenti chi è causa del proprio mal, pianga se stesso…..

INDOVINA CHI?: Urlano, saltano sul divano per cercare di salire poi sul suo carro, gioiscono delle sue vittorie, ma in fondo sono tristi.

ALFREDO DI COSTANZO 

NONO POSTO PER HAYDEN, DECIMO PER DOVIZIOSO NEL GP DI INDIANAPOLIS



I piloti del Ducati Team, Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, hanno concluso il GP di Indianapolis, l’ultimo dei tre appuntamenti sul suolo americano per quest’anno, rispettivamente al nono e al decimo posto.

Com’è accaduto spesso in questa stagione, Hayden e Dovizioso hanno avuto prestazioni quasi identiche, e questo ha fatto sì che i due compagni di squadra si siano trovati a lottare tra di loro per l’intera durata della gara, scambiandosi le posizioni in varie occasioni. All’ultima curva dell’ultimo giro il pilota di casa, cercando di superare l'italiano all’interno per strappargli l’ottavo posto, ha toccato Dovizioso ed entrambi i piloti Ducati sono usciti di pista, permettendo a Smith di superarli con uno sprint finale proprio sul traguardo.

Domani il Ducati Team partirà per la Repubblica Ceca, dove domenica prossima si svolgerà sul circuito di Brno la seconda gara di una impegnativa tripletta in tre weekend consecutivi.

Nicky Hayden - Ducati Team, 9°
“Non abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo. Ieri dopo le qualifiche pensavamo di aver trovato la direzione giusta, ma oggi in gara dopo alcuni giri c’è stato un notevole calo di grip al posteriore, ed ho subito perso contatto con Rossi dopo che mi ha passato, anche a causa di un piccolo errore da parte mia. A questo punto mi sono trovato a lottare con Dovi, che spinge veramente forte e non fa mai troppi errori. Ci siamo scambiati le posizioni alcune volte e all’ultima curva dell’ultimo giro abbiamo avuto un contatto, ed è stata solo colpa mia. Siamo entrambi usciti oltre il cordolo e Smith purtroppo ci ha superati sul traguardo. Peccato, ma sicuramente dobbiamo ancora migliorare molto sulla distanza di gara. Certamente per me è andata meglio dello scorso anno, e il supporto dei miei tifosi qui è stato fantastico, ma avrei voluto ottenere un risultato migliore.”

Andrea Dovizioso – Ducati Team, 10°
“La gara è andata più o meno come me l’aspettavo, l’obiettivo era di finirla con un passo di 1’40” ma purtroppo negli ultimi dieci giri c’è stato un calo sensibile delle gomme posteriori, su entrambi i lati, e quindi la gara è diventata una battaglia di strategia fra me e Nicky. Io sono abbastanza contento di come ho gestito la mia gara perché ero riuscito a ripassarlo all’ultimo giro. All’ultima curva però lui ha voluto entrare a tutti i costi, con una manovra veramente molto aggressiva. Io non me l’aspettavo perché non gli avevo lasciato la porta aperta. Nicky però mi ha affiancato e ci siamo toccati, e questa non è certo una manovra sicura: diciamo però che sono state "sportellate da gara". Siamo stati chiamati in Direzione Gara perché giustamente è importante di parlare di queste cose e chiarirle subito. Onestamente mi dà molto fastidio aver perso due posizioni e uno degli obiettivi era anche tenere Smith dietro. Non ha però senso fare polemica in una situazione come questa, e quindi per me è chiusa qui.”

Paolo Ciabatti – Direttore Progetto Ducati MotoGP
"Un'altra gara difficile per il nostro team. Nicky e Andrea nella prima parte della gara sono rimasti in contatto con il resto del gruppo, ma negli ultimi dieci giri il calo di rendimento degli pneumatici posteriori ha rallentato il loro passo, e si sono ritrovati in lotta tra di loro per l'ottavo posto, scambiandosi le posizioni un paio di volte. Purtroppo nell'ultima curva Hayden ha provato a passare Dovizioso anche se lo spazio a disposizione era veramente minimo. I due piloti si sono toccati, finendo oltre il cordolo, e così Smith, che era alle loro spalle, è riuscito a passarli entrambi sul traguardo. Nicky e Andrea si sono poi parlati per chiarire l'accaduto, senza fare polemiche. Resta il fatto che non possiamo essere soddisfatti di un risultato come quello di oggi e quindi dobbiamo stringere i denti ed impegnarci sempre di più per migliorare le prestazioni delle nostre moto."

Nuova Panigale la piccola.

MotoGP: tutti gli orari in pista e TV di Indianapolis



Red Bull Indianapolis Grand Prix 2013
Il programma completo (orari italiani)

Venerdì 16 agosto
15.00 – 15.40: Moto3 Prove Libere 1
15.55 – 16.40: MotoGP Prove Libere 1
16.55 – 17.40: Moto2 Prove Libere 1
19.10 – 19.50: Moto3 Prove Libere 2
20.05 – 20.50: MotoGP Prove Libere 2
21.05 – 21.50: Moto2 Prove Libere 2

Sabato 17 agosto
15.00 – 15.40: Moto3 Prove Libere 3
15.55 – 16.40: MotoGP Prove Libere 3
16.55 – 17.40: Moto2 Prove Libere 3
18.35 – 19.15: Moto3 Qualifiche
19.30 – 20.00: MotoGP Prove Libere 4
20.10 – 20.50: MotoGP Qualifiche (Q1 e Q2)
21.05 – 21.50: Moto2 Qualifiche

Domenica 18 agosto
14.40 – 15.00: Moto3 Warm Up
15.10 – 15.30: Moto2 Warm Up
15.40 – 16.00: MotoGP Warm Up
17.00: Moto3 Gara (23 giri)
18.20: Moto2 Gara (25 giri)
20.00: MotoGP Gara (27 giri)

La Programmazione TV su Italia 1 e Italia 2

Venerdì 16 agosto
14.55: diretta Moto3 Prove Libere 1 (Italia 2)
15.55: diretta MotoGP Prove Libere 1 (Italia 2)
16.55: diretta Moto2 Prove Libere 1 (Italia 2)
19.05: diretta Moto3 Prove Libere 2 (Italia 2)
20.05: diretta MotoGP Prove Libere 2 (Italia 2)
21.05: diretta Moto2 Prove Libere 2 (Italia 2)

Sabato 17 agosto
14.55: diretta Moto3 Prove Libere 3 (Italia 2)
15.55: diretta MotoGP Prove Libere 3 (Italia 2)
16.55: diretta Moto2 Prove Libere 3 (Italia 2)
18.30: diretta Moto3 Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
19.30: diretta MotoGP Prove Libere 4 e Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
21.05: diretta Moto2 Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)

Domenica 18 agosto
14.35: diretta Moto3 Warm Up (Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Warm Up (Italia 2)
15.40: diretta MotoGP Warm Up (Italia 2)
16.45: diretta Moto3 Gara (Italia 1 e Italia 2)
18.20: diretta Moto2 Gara (Italia 1 e Italia 2)
20.00: diretta MotoGP Gara (Italia 1 e Italia 2)
20.50: Fuorigiri (Italia 1)

Buon Ferragosto DUCATISTI








IL DUCATI TEAM TORNA NEGLI STATI UNITI PER IL GP DI INDIANAPOLIS.


Dopo la pausa estiva il Campionato Mondiale MotoGP torna in azione nel mese di agosto per il decimo round, nello stesso paese – gli Stati Uniti – dove ha concluso la prima parte della stagione. Questa volta si va nello stato dell'Indiana e si correrà sulla mitica Indianapolis Motor Speedway. Questo terzo ed ultimo appuntamento dell’anno sul suolo americano segna inoltre l’inizio di un’impegnativa tripletta di gare, con il GP della Repubblica Ceca e quello inglese a seguire nei successivi weekend.

Il capoluogo dello stato dell'Indiana ha un prestigio impareggiabile nel mondo dei motori, dovuto soprattutto alla leggendaria 500 Miglia di Indianapolis, che si disputa ogni anno a fine maggio. Dal 2008 le imponenti strutture dell’ovale di Indianapolis ospitano anche la gara MotoGP, che si svolge su una parte del tracciato sopraelevato, raccordato con una serie di lente e tortuose curve situate all’interno dello stesso.

Il GP di Indianapolis è anche la "gara di casa" per Nicky Hayden, che abita a Owensboro in Kentucky, a circa tre ore di macchina dal tracciato. Hayden, che ha festeggiato il suo 32esimo compleanno durante la pausa estiva, è salito per la prima volta sul podio con la Ducati a Indy nel 2009, un anno dopo aver ottenuto il secondo posto con una Honda. Andrea Dovizioso invece è salito sul podio a Indianapolis solo dodici mesi fa, e quindi spera di ben figurare anche in questa edizione, la prima per lui in sella ad una Ducati.

Andrea Dovizioso – Ducati Team
 “Indianapolis è una pista un po’ particolare, con un asfalto che varia da curva a curva, ed è un tracciato difficile per tutti i piloti. Infatti l’anno scorso ci sono state tante cadute. Non so come si comporterà su questa pista la mia Ducati, non avendoci mai girato: nel passato non ho mai avuto molta fortuna a Indy, ma l’anno scorso sono riuscito a salire sul podio.”

Nicky Hayden – Ducati Team
“E’ stato bello potersi riposare per un paio di settimane, ma adesso mi sto concentrando sulla seconda parte della stagione, e spero che ci darà più soddisfazioni della prima. Non posso negare quanto sia speciale per me il circuito di Indianapolis, perché è davvero la mia gara di casa. Il supporto dei tifosi di Laguna Seca è stato incredibile, e qui a
Indy sono sicuro che sarà altrettanto intenso. Forse per noi questa pista potrebbe essere più favorevole delle ultime due, anche se è un tracciato difficile, con un paio di curve molto impegnative. Cercheremo di iniziare bene già da venerdì, di divertirci nel corso del weekend ed ottenere il miglior risultato possibile.”

Vittoriano Guareschi – Team Manager
“Torniamo in una pista veloce dopo le ultime tre gare disputate in piste con rettilinei molto corti. Indy per Nicky è proprio la gara di casa, e sappiamo che vuole fare davvero bene qui, ma anche Andrea è molto motivato e dopo la gara di Laguna Seca vuole riscattarsi. Quella che ci aspetta è una tripletta molto importante, in tre piste "vere" – Indianapolis, Brno e Silverstone – e quindi, a questo punto della stagione, siamo impegnati al massimo per cercare di ottenere dei risultati positivi.”

I primati dell’Indianapolis Motor Speedway

Giro più veloce: Casey Stoner (Honda – 2011), 1’39.807 (152,069 Km/h)
Qualifiche: Dani Pedrosa (Honda – 2012), 1’38.813 (153,599 Km/h)
Lunghezza pista: 4.216 km
Lunghezza gara: 28 giri (118,048 km)
Inizio gara: 14.00 ora locale (21.00 ora italiana)

Così nel 2012
Podio: 1° Dani Pedrosa (Honda), 2° Jorge Lorenzo (Yamaha), 3° Andrea Dovizioso (Yamaha)
Pole: Dani Pedrosa (Honda) 1’38.813 (153,599 Km/h)

Il Ducati Team a Indianapolis (miglior risultato)
2012: 7° (Rossi)
2011: 10° (Rossi)
2010: 6° (Hayden)
2009: 3° (Hayden)
2008: 4° (Stoner)

Ducati Team – Info

Andrea Dovizioso
Moto: Ducati Team Desmosedici GP13
Numero di gara: 04
Età: 27 (nato il 23 marzo 1986 a Forlimpopoli, Italia)
Residenza: Forlì, Italia
Gare: 195 (97 x MotoGP, 49 x 250cc, 49 x 125cc)
Primo GP: 2001 Gran Premio d’Italia (125cc)
Vittorie: 10 (1 x MotoGP, 4 x 250cc, 5 x 125cc)
Prima vittoria: 2004 Gran Premio di Sudafrica (125cc)
Pole: 14 (1 x MotoGP, 4 x 250cc, 9 x 125cc)
Prima pole: 2003 Gran Premio di Francia (125cc)
Titoli Mondiali: 1 (1 x 125cc)

I risultati di Dovizioso a Indianapolis (MotoGP)
2012: qualifica 3°; gara 3°
2011: qualifica 5°; gara 5°
2010: qualifica 4°; gara 5°
2009: qualifica 8°; gara 4°
2008: qualifica 7°; gara 5°

Nicky Hayden
Moto: Ducati Team Desmosedici GP13
Numero di gara: 69
Età: 31 (nato il 20 luglio 1981 a Owensboro, Kentucky, negli Stati Uniti)
Residenza: Owensboro (Kentucky, Stati Uniti)
Gare: 176 (176 x MotoGP)
Primo GP: 2003 Gran Premio del Giappone (MotoGP)
Vittorie: 3 (3 x MotoGP)
Prima vittoria: 2005 Gran Premio degli Stati Uniti (MotoGP)
Pole: 5 (5 x MotoGP)
Prima pole: 2005 Gran Premio degli Stati Uniti (MotoGP)
Titoli Mondiali: 1 (6 x MotoGP, 2006)

I risultati di Hayden a Indianapolis (MotoGP)
2012: qualifica 8°; gara – non partecipa
2011: qualifica 8°; gara 14°
2010: qualifica 3°; gara 6°
2009: qualifica 6°; gara 3°
2008: qualifica 4°; gara 2°

749 dark by Arete Americana


"This bike started life as an 04 749 dark. We stripped the entire bike down to the engine which we then coated black. We took all of the engine case covers off and powder coated them Satin and Gloss Black. We shaved the frame of all its tabs and coated it Super Wet Red. Aside from fitting all of the RadicalDucati body work Peter Alesso custom fabricated a 2 into 1 exhaust which Emily Bastedo coated Black. We also coated the swingarm, calipers, trees, subframe ect."










Differenze tra Superbike e Superstock

Si parla da tempo della volontà di rendere più simili le Superbike alle Superstock per ridurne i costi, avvicinandole maggiormente alle moto di serie da cui derivano.


Vediamo le principali differenze tra le due categorie:

- innanzitutto le gomme sono slick per le Superbike e intagliate per le Superstock, che utilizzano inoltre coperture disponibili per chiunque sul mercato;

- le sospensioni possono essere sostituite in entrambe le categorie, mentre le forcelle sono libere nelle Superbike, con contratti di fornitura e assistenza stipulati dai team con le varie case produttrici, e di serie nelle Stock con la possibilità di sostituire cartucce o molle interne;

- nei propulsori dei motori Stock i regolamenti prevedono la possibilità di sostituzione delle guarnizioni di testa e dello scarico completo, nei motori Superbike invece si può intervenire su bielle,pistoni, lavorazioni teste, alberi a cammes e cambio e naturalmente la possibilità di sostituire completamente lo scarico.

Per quanto riguarda la parte elettronica nella classe maggiore è completamente libera, mentre nella classe Stock è quella di serie (per le moto che la utilizzano anche nella produzione di serie).

Il sistema ride by wire può essere utilizzato in Supertock solo da quelle moto che lo utilizzano di serie, in Superbike le regole stabiliscono che le moto che lo utilizzano di serie non lo possono modificare (BMW, Aprilia e Ducati); dal 2011 però è stato concesso di utilizzare il ride by wire anche a quelle moto che non ne dispongono di serie (Kawasaki, Suzuki e Honda) ma che possono scegliere quello che ritengono più adatto alle proprie esigenze, in tal modo si è cercato di portare ad uno stesso livello la competitività delle moto che gareggiano in Superbike.

La telemetria è libera in Superbike, in Stock invece si possono utilizzare anche centraline disponibili sul mercato, con un costo massimo di  1.000 euro, allo stesso modo i radiatori di raffreddamento dell’acqua sono liberi nella classe maggiore, mentre in Stock bisogna utilizzare quello di serie al quale però può esserne aggiunto un altro.

Il sistema frenante ed i serbatoi sono liberi in Superbike ad eccezione dei dischi in carbonio che non possono essere utilizzati. In superstock si possono cambiare tubi e dischi, a patto che questi ultimi abbiano stesse misure, stesso spessore ed un peso non inferiore a quelli originali e devono essere utilizzati serbatoi strettamente di serie.

Le regole stabiliscono anche che i telai devono essere di serie in entrambe le categorie, però in Superbike il telaietto posteriore può essere modificato. Ulteriori modifiche non previste dal regolamento possono essere autorizzate se la casa afferma e dimostra che la stessa modifica è disponibile anche sul mercato.


E’ evidente, analizzando le differenze tra le due classi, in cosa la Superbike dovrebbe avvicinarsi alla classe minore, il problema della riduzione dei costi però deve andare di pari passo all’interesse delle case costruttrici che proprio nel mondiale delle derivate hanno sempre trovato un indispensabile laboratorio dove poter trovare spunti per migliorare non solo le supersportive, ma anche le produzioni di serie.

Ma, quindi, come mai la Panigale fatica in Superbike e vince in Superstock? La Panigale oltre ad essere scesa in pista un anno prima della Superbike, in Superstock non è soggetta alle restrizioni che deve invece subire in Superbike, in particolare per quanto riguarda gli air restrictors, una limitazione importante per un motore bicilindrico; inoltre la versione Stock della 1199 è studiata e prodotta per la pista e per questo ha un prezzo molto più elevato rispetto alle sue antagoniste Kawasaki o BMW.

Fonte: Moto.it

BADOVINI ED IL TEAM SBK DUCATI ALSTARE DUE VOLTE IN OTTAVA POSIZIONE NELLE GARE SBK DI OGGI A SILVERSTONE



Silverstone (UK), domenica 4 agosto 2013: condizioni miste oggi sul circuito di Silverstone per il nono round del Mondiale Superbike 2013; Pioggia in tutte e due le gare che Badovini ed il Team SBK Ducati Alstare hanno chiuso in ottava posizione, mentre Checa ha concluso decimo e tredicesimo.

Gara 1 – la pioggia ha iniziato a cadere proprio mentre i piloti erano in griglia, pronti alla partenza e questo ha causato una partenza ritardata. La Direzione di gara decideva di far effettuare due giri di ricognizione e di accorciare la gara di un giro, portandola così a 17. Carlos e’ partito dallla prima fila con il secondo posto in griglia. Nelle prime curve ha perso qualche posizione, trovandosi settimo alla fine del primo giro. Al settimo passaggio ha ricominciato a piovere leggermente in ogni settore del tracciato e in queste condizioni Checa ha perso terreno, rallentando per poter capire quali fossero le reali condizioni della  pista. Nell’arco di un paio di giri le condizioni del tracciato miglioravano ancora una volta, ma il distacco fra Checa ed i piloti che lo precedevano era ormai troppo grande; Il pilota spagnolo ha tagliato il traguardo in tredicesima posizione. Ayrton, 13esimo in griglia, ha tenuto la sua posizione nella prima fase della gara. A suo agio in condizioni miste, e trovando un buon ritmo, il pilota italiano ha cominciato a spingere forte, nonostante la pista umida e le gomme slick, guadagnando alcune posizioni nella fase centrale della gara. Sorpassando piloti come Melandri, Davies, e Sykes, Badovini si e’ portato in ottava posizione al dodicesimo giro per poi mantenerla sino al traguardo.

Gara 2 – la seconda manche è iniziata in condizioni asciutte. Dopo un giro Carlos era nono e Ayrton tredicesimo. Verso meta’ gara, e con qualche goccia di pioggia nell’aria, Badovini ha recuperato un paio di posizioni trovandosi decimo, alle spalle del suo compagno di squadra Carlos, ancora nono. Al penultimo giro, e sotto una pioggia persistente, Ayrton è passato davanti a Carlos. A causa della caduta di Haslam nel corso dello stesso giro, il termine della gara e’ stata anticipata. Di conseguenza Ayrton ha chiuso la gara in ottava posizione, mentre Carlos ha terminato al decimo posto.

Ayrton Badovini: “Sono state condizioni strane quelle di oggi. Sono abbastanza contento perchè non ero velocissimo sull’asciutto ma ho fatto comunque un passo avanti oggi. In gara 1 ho fatto un buon recupero ma se l’acqua fosse arrivata prima forse sarei riuscito a fare ancora meglio. Gara 2 e’ stata piu’ complicata; ero in mezzo ad un gruppo di piloti molto agguerriti e la pioggia è caduta a goccioline per tutta la durata della corsa, ed ha iniziato a  piovere forte solo verso la fine. Ho fatto due gare positive nella top ten , due buoni risultati soprattutto se consideriamo le condizioni della pista; spero che al Nurburgring possiamo disporre della gomma morbida che abbiamo usato prima di Mosca e spero di riuscire a fare u ulteriore step.”

Carlos Checa: “Le due gare sono state simili. Quando ha cominciato a piovere nella prima manche ho fatto fatica a capire subito quale fosse il limite, ho rallentato troppo in quel momento e poi, una volta ripreso il giusto ritmo, il distacco dai piloti chi mi precedevano era ormai troppo grande per poterli raggiungere. Sull’asciutto riuscivo a stare con gli altri, ma sul bagnato no. Nella seconda manche ha piovuto tanto, ma solo nel finale. C’erano punti in cui la moto scorreva un po’ meglio e altri nei quali soffrivo per la mancanza di potenza. Ma in quelle condizioni miste ho fatto una valutazione ed ho deciso che il rischio era alto per quello che mi avrebbe dato. Parlando in generale di tutto il weekend, la cosa positiva e’ che abbiamo trovato un buon setting sull’asciutto, lavorando bene per quanto riguarda la ciclistica e le sospensioni. Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto.”

Ufficiale Cal Crutchlow pilota Ducati Motogp anno 2014/2015



Ducati ha raggiunto un accordo con il pilota britannico Cal Crutchlow che lo vedrà partecipare al Campionato Mondiale MotoGP nel 2014 e nel 2015 con il Ducati Team. Crutchlow affiancherà il prossimo anno Andrea Dovizioso. Il pilota britannico e l’italiano, già compagni di squadra nel 2012, lavoreranno insieme allo sviluppo ed alla crescita della Ducati Desmosedici e del progetto MotoGP.
Crutchlow, Campione del Mondo Supersport 2009 e Rookie of the Year 2011 in MotoGP, sta facendo la sua migliore stagione in assoluto nella MotoGP, e in questo momento si trova al quinto posto nella classifica generale. Il pilota inglese è salito quattro volte sul podio nelle prime nove gare della stagione, ed ha ottenuto la sua prima pole position sul circuito di Assen in Olanda.
La fine della stagione 2013 coinciderà anche con la conclusione del rapporto tra Nicky Hayden e il Ducati Team, durato cinque anni. Ducati desidera ringraziare Nicky per il suo grande impegno profuso in questo periodo: tutta la squadra e Ducati Corse daranno il loro pieno supporto a lui e a Dovizioso per concludere nel miglior modo la seconda parte della stagione.